Ma le sue condizioni restano gravi
Il premier israeliano Sharon non è in pericolo di vita dopo l'intervento di urgenza a cui è stato sottoposto e in cui sono stati asportati 50 centimetri di intestino. Lo hanno riferito fonti dell'ospedale Hadassah Ein Karem di Gerusalemme. I medici l'avevano sottoposto a un esame allo stomaco e all'intestino, da cui era emerso che il suo apparato digerente era gravemente danneggiato. Da qui la decisione di operarlo ancora.
Sharon, ora in rianimazione, resta comunque grave. Al termine dell' intervento il premier israelinao è stato portato in una sala di rianimazione. La radio militare ha appreso intanto che le condizioni del premier apparse nel corso della Tac erano "più gravi" di quanto non abbiano constatato in seguito i medici, nel corso dell'operazione. Si è trattato della settima operazione a cui Sharon viene sottoposto da quando è stato ricoverato il 4 gennaio scorso. Le prime tre operazioni sono state condotte nella scatola cranica, mentre le altre tre sono state definite di carattere "procedurale", necessarie cioè a stabilizzare le sue condizioni. Dal giorno del suo ricovero, Sharon è sempre rimasto in stato di coma.