Germania, salva grazie ad un biglietto
Orrore a Dresda: per 36 giorni una 13enne è stata brutalizzata prima di essere salvata grazie a un biglietto ritrovato per caso in un container destinato a raccogliere la carta straccia. Stephanie fu rapita da un maniaco l'11 gennaio scorso mentre si recava a scuola, e da allora è stata violentata giornalmente dall'energumeno fino a quando la polizia si è recata all'indirizzo indicato sul biglietto e ha arrestato l'aguzzino.
Prima di liberarla, per cinque settimane la polizia cittadina aveva inutilmente cercato di rintracciare la ragazzina, fino a quando un passante che stava buttando dei giornali vecchi in un container per la raccolta della carta ha trovato in terra un biglietto sul quale era scritto "aiuto, aiuto, chiamate la polizia, Laubenstrasse 2". Una volta allertati, gli agenti si sono presentati all'indirizzo indicato, hanno bussato a un appartamento del primo piano, ma non hanno ottenuto risposta.
La luce era accesa e ciò ha insospettito i poliziotti, che hanno aperto la porta con un passepartout. All'interno c'era la ragazzina scomparsa, con indosso solo una maglietta nera e mutandine dello stesso colore, e il suo violentatore, Mario M., un disoccupato di 35 anni. Il maniaco abitava a soli 300 metri dall'abitazione della ragazzina, nel quartiere di Striesen. Il portavoce della polizia, Christian Avenarius, ha dichiarato che l'uomo ha abusato quotidianamente di Stephanie per tutti i 36 giorni in cui l'ha tenuta sequestrata in casa. Alcuni vicini di casa del violentatore lo hanno descritto come un tipo chiuso e scontroso, che se ne andava sempre in giro insieme ai suoi cani, due pastori tedeschi, senza quasi mai salutare la gente, mentre invece "con le donne e i bambini era in genere particolarmente gentile".