UNA DELLE ACCUSE PIU' DURE

Assalto a Capitol Hill, incriminato per cospirazione il leader dei Proud Boys

Enrique Tarrio e altri quattro vertici del gruppo paramilitare ricevono una delle accuse più dure e aggressive mosse dal Dipartimento di Giustizia

06 Giu 2022 - 23:03
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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato Enrique Tarrio, capo dei Proud Boys, gruppo paramilitare di estrema destra, e altri quattro leader di cospirazione sediziosa per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Si tratta delle accuse più dure e aggressive mosse finora contro i Proud Boys e le prime che hanno attribuito al gruppo il tentativo di opporsi con la forza al pacifico trasferimento del potere dopo la vittoria di Joe Biden alle presidenziali.

Tarrio e gli altri coimputati (Joseph Briggs, Ethan Nordean, Zachary Rehl e Dominic Pezzola) si erano dichiarati non colpevoli della precedente lista di accuse. Gli sviluppi arrivano dopo che Charles Donohoe, un "Proud Boy" della Carolina del Nord, si è dichiarato colpevole ad aprile e ha accettato di collaborare alle indagini.

Nonostante Tarrio non si trovasse a Washington il 6 gennaio 2021, l'accusa ha spiegato che "ha comunque guidato la fase di pianificazione, rimanendo in costante contatto con gli altri membri del gruppo durante l'assalto".

Chi è Noah Green, l'attentatore di Capitol Hill

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Il Dipartimento di Giustizia ha intentato un'altra causa sediziosa di cospirazione contro i leader degli Oath Keepers, accusati di aver pianificato ampiamente le violenze del 6 gennaio.

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