Enrique Tarrio e altri quattro vertici del gruppo paramilitare ricevono una delle accuse più dure e aggressive mosse dal Dipartimento di Giustizia
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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato Enrique Tarrio, capo dei Proud Boys, gruppo paramilitare di estrema destra, e altri quattro leader di cospirazione sediziosa per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Si tratta delle accuse più dure e aggressive mosse finora contro i Proud Boys e le prime che hanno attribuito al gruppo il tentativo di opporsi con la forza al pacifico trasferimento del potere dopo la vittoria di Joe Biden alle presidenziali.
Tarrio e gli altri coimputati (Joseph Briggs, Ethan Nordean, Zachary Rehl e Dominic Pezzola) si erano dichiarati non colpevoli della precedente lista di accuse. Gli sviluppi arrivano dopo che Charles Donohoe, un "Proud Boy" della Carolina del Nord, si è dichiarato colpevole ad aprile e ha accettato di collaborare alle indagini.
Nonostante Tarrio non si trovasse a Washington il 6 gennaio 2021, l'accusa ha spiegato che "ha comunque guidato la fase di pianificazione, rimanendo in costante contatto con gli altri membri del gruppo durante l'assalto".
Il Dipartimento di Giustizia ha intentato un'altra causa sediziosa di cospirazione contro i leader degli Oath Keepers, accusati di aver pianificato ampiamente le violenze del 6 gennaio.