La commissione della Camera istituita per fare luce sull'attacco al Campidoglio Usa ha ricevuto i documenti dalla Casa Bianca
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Sette ore e trentasette minuti di buco nel registro delle telefonate di Donald Trump dalla Casa Bianca. Un vuoto che va dalle 11.17 e alle 18.54 del 6 gennaio 2021, proprio nelle ore in cui la grande folla di supporter dell'ex presidente dava l'assalto al Congresso degli Stati Uniti nel tentativo di rovesciare il risultato delle elezioni di novembre 2020. Lo hanno rivelato Washington Post e Cbs, appoggiandosi sui registri interni della sede presidenziale consegnati alla commissione della Camera che indaga sull'attacco.
È un buco insolito, secondo gli analisti, dal momento che in quelle ore Trump avrebbe chiamato molti dei suoi fedelissimi. Le ultime telefonate mattutine presenti nel registro sono quelle a Rudy Giuliani e a Steve Bannon.
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Quest'ultimo è stato il destinatario di almeno una delle undici chiamate serali effettuate dall'ex presidente dopo le 18.54. Su ciò che sia successo nel mezzo resta il mistero. Questo significa che la commissione non ha a disposizione neanche una telefonata fatta da Trump nei momenti più caldi dell'assalto al Campidoglio.
Scoperto il buco, ora si dovrà stabilire se l'ex presidente abbia utilizzato dei canali non ufficiali, come linee segrete, telefoni di assistenti o dispositivi usa e getta, o se la Casa Bianca abbia di proposito cancellato le telefonate avvenute in quelle ore dai suoi registri. In questo secondo caso l'indagine porterebbe a considerare un possibile insabbiamento.
È noto che Trump abbia usato diversi telefoni nei suoi anni da presidente. In un comunicato sulla vicenda, ha dichiarato di "non avere idea di che cosa sia un telefono usa e getta". E uno dei suoi portavoce ha detto che Trump non ha nulla a che vedere con i registri ufficiali della Casa Bianca e che "era convinto all'epoca che tutte le sue chiamate fossero state archiviate".