Il 34enne Jacob Chansley divenne simbolo dell'attacco del 6 gennaio a Capitol Hill costato la vita a cinque persone
Condanna a 41 mesi di carcere per uno degli assalitori del Congresso Usa, Jacob Chansley, l'uomo legato a QAnon, diventato famoso perché vestito da sciamano. Il 34enne, simbolo dell'attacco del 6 gennaio a Capitol Hill costato la vita a cinque persone, si era dichiarato colpevole a settembre, ammettendo di aver partecipato alla rivolta dei sostenitori di Donald Trump il cui obiettivo era quello di impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden.
Per il complottista, originario di Phoenix, in Arizona, l'accusa aveva chiesto 51 mesi di galera. "Gli atti dell'imputato Chansely, ora diventato un criminale famoso, lo hanno reso il volto pubblico dell'assalto al Capitol", avevano motivato i procuratori.
Chansley quel 6 gennaio era appunto vestito da sciamano, si presentava a torso nudo, aveva con sé una lancia e il volto dipinto con i colori della bandiera Usa. In testa indossava delle corna. Da qui il soprannome di "sciamano". Ha già scontato nove mesi in prigione.
La condanna a 41 mesi è, per ora, la più alta per gli autori della rivolta eversiva. La prima condanna a 41 mesi era, infatti, arrivata il 10 novembre: Scott Fairlamb, proprietario di una palestra in New Jersey ed ex combattente di arti marziali miste, si è visto infliggere anche lui 41 mesi di prigione per aver aggredito un agente, nonostante la sua ammissione di colpevolezza e il suo dichiarato rimorso. Inoltre, Fairlamb, che fu tra i primi a penetrare nel Senato, dovrà scontare anche 36 mesi di libertà vigilata dopo la scarcerazione.
E proprio questa sentenza costituisce un precedente per altri assalitori come Chansley.
© IPA
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La prima condannata - Gli imputati per l'assalto a Capitol Hill sono 500 e a una donna dell'Indiana, Anna Morgan Lloyd, 49 anni, a giugno, era stato ordinato da un giudice federale di scontare tre anni di libertà vigilata, svolgere 120 ore di servizio alla comunità e pagare 500 dolori di risarcimento dopo aver ammesso le violenze in Campidoglio. La donna si era scusata con la Corte, il popolo americano e la sua famiglia.