Incriminato uno dei tre fermati nell'ambito dell'indagine sull'attentato: sul telefono aveva il video del giuramento di fedeltà di Abdel malik Petitjean
Abdel Malik Petitjean, uno dei due terroristi che a Rouen hanno assaltato una chiesa sgozzando un sacerdote, fino a tre mesi fa lavorava come addetto ai bagagli all'aeroporto di Chambéry. Negli ultimi anni, da quando è cresciuto in Europa l'allarme terrorismo e i controlli negli scali si sono fatti più stringenti, il giovane ha superato senza problemi tutti i test di valutazione da parte della polizia.
Secondo una fonte vicina alle indagini citata dal britannico Daily Mail, "Petitjean non ha avuto problemi a superare le indagini della polizia e le valutazioni psicologiche. Era considerato un gran lavoratore, un giovane amichevole che non rappresentava un pericolo né per il personale né per i viaggiatori in transito dall'aeroporto".
Il giovane ha lasciato il lavoro nel mese di aprile, e a giugno l'intelligence turca ha scoperto che stava cercando di raggiungere la Siria per aggregarsi ai combattenti dell'Isis.
Incriminato uno dei tre fermati, forse conosceva il piano dell'attentato - Uno dei tre fermati nell'ambito dell'inchiesta sull'attentato di Saint-Etienne-du-Rouvray è stato iscritto nel registro degli indagati per "associazione di stampo terroristico". Il ragazzo di 19 anni era stato fermato il giorno prima dell'attentato nel quadro di un'indagine degli 007 francesi. Sul suo telefono era stato ritrovato, prima dell'attacco, un video in cui uno dei due assalitori, Abdel Malik Petitjean, prestava giuramento all'Isis.