L'azienda farmaceutica difende il proprio prodotto dopo le morti sospetti in diversi Paesi europei (Italia compresa): "Casi avversi inferiori al numero che ci si aspettava"
"In termini di qualità, non ci sono problemi relativi a ogni lotto del vaccino utilizzato in Europa o nel mondo. Ulteriori test sono in corso da parte delle autorità sanitarie europee". Lo si legge in una nota di AstraZeneca dopo le polemiche dei giorni scorsi. "La revisione dei dati di oltre 17 milioni di persone vaccinate con il vaccino AstraZeneca non ha mostrato aumenti di rischio embolia polmonare, trombosi venosa profonda o trombocitopenia".
"La sicurezza delle persone sarà sempre al primo posto. La società sta monitorando attentamente questo problema, ma le prove disponibili non confermano che il vaccino sia la causa. Per superare la pandemia, è importante che le persone vengano vaccinate quando invitate a farlo". Questa la nota di AstraZeneca dopo le polemiche scoppiate nei giorni scorsi a causa di morti sospette avvenute poco dopo l'inoculazione del vaccino AstraZeneca. "Un'attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate nell'Unione europea e nel Regno Unito con il vaccino Covid-19 AstraZeneca non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato Paese", si legge.
Nostri vaccini sottoposti ad oltre 60 test di qualità - "In termini di qualità, non ci sono problemi confermati relativi a ogni lotto del nostro vaccino utilizzato in Europa o nel resto del mondo. Ulteriori test sono stati e vengono condotti da noi stessi e in modo indipendente dalle autorità sanitarie europee e nessuno di questi nuovi test ha mostrato motivo di preoccupazione", scrive ancora AstraZeneca. "Durante la produzione del vaccino vengono condotti piu' di 60 test di qualità da AstraZeneca, dai suoi partner e da più di 20 laboratori di test indipendenti. Tutti i test - si trova scritto - devono soddisfare criteri rigorosi per il controllo di qualità e questi dati vengono inviati alle autorità di regolamentazione all'interno di ciascun paese o regione per una revisione indipendente prima che qualsiasi lotto possa essere rilasciato nei Paesi".
"15 trombosi e 22 embolie su 17 milioni di vaccinati" - Finora in tutta l'Europa e nel Regno Unito, su un totale di 17 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, "ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la Società ha ricevuto all'8 marzo". Lo afferma AstraZeneca, sottolineando che tale numero di eventi "è molto piu' basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed e' simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati". Inoltre, precisa l'azienda, "negli studi clinici, anche se il numero di eventi trombotici era piccolo, questi erano inferiori nel gruppo dei soggetti vaccinati" e "non ci sono state prove di un aumento del sanguinamento negli oltre 60.000 partecipanti arruolati".
"Circa 17 milioni di persone nell'UE e nel Regno Unito - ha affermato Ann Taylor, Chief Medical Officer - hanno ricevuto il nostro vaccino e il numero di casi di coaguli di sangue segnalati in questo gruppo è inferiore alle centinaia di casi che ci si aspetterebbe tra la popolazione generale. La natura della pandemia ha portato a una maggiore attenzione nei singoli casi e stiamo andando oltre le pratiche standard per il monitoraggio della sicurezza dei medicinali autorizzati nella segnalazione di eventi vaccinali, per garantire la sicurezza pubblica".