Il segretario di Stato Mike Pompeo: "Non c'è dubbio che volessero uccidere i nostri soldati in Iraq". I media americani: "Il generale non era l'unico obiettivo dell'attacco"
Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro l'Iran in seguito all'attacco missilistico effettuato da Teheran contro due basi Usa in Iraq. Le sanzioni colpiscono, oltre a otto dirigenti ritenuti responsabili del raid, vari settori tra cui il manifatturiero, il tessile e il minerario (acciaio e alluminio in particolare). Intanto Trump ha riferito in un'intervista tv che "il generale iraniano Soleimani aveva nel mirino 4 ambasciate Usa".
Soleimani non era l'unico obiettivo dei raid Usa Intanto emergono dettagli sull'attacco americano contro il generale Qassem Soleimani a Baghdad. Secondo i media americani, lo stesso giorno il Pentagono ha tentato di colpire anche un altro alto dirigente iraniano, questa volta nello Yemen: si tratta di Abdul Reza Shahlai, finanziatore e uno dei leader delle forze d'elite Quds.
Sanzioni anche a chi acquisterà merci da Teheran Le sanzioni americane puntano a colpire anche le società straniere che acquisteranno materie prime o semilavorati da Teheran. Tra le personalità colpite, ha poi riferito il segretario di Stato americano Mike Pompeo, ci sono il segretario del Consiglio supremo di sicurezza iraniano Ali Shamkhani ed il comandante della milizia Basij Gholamreza Soleimani. "Taglieremo miliardi di dollari di appoggio al governo iraniano e continueremo a rafforzare altre entita'", ha invece detto Mnuchin.
Pompeo: "Non c'è dubbio che l'Iran volesse uccidere soldati Usa" Il segretario di Stato ha quindi aggiunto che "non c'è alcun dubbio" che l'Iran avesse tutta l'intenzione di uccidere americani nei suoi attacchi missilistici contro due basi in Iraq, smentendo le voci che Teheran volesse fare solo un'azione dimostrativa dopo l'uccisione del generale Soleimani.