Il capo della polizia risponde alle polemiche sul caso del terrorista italo-marocchino. Intanto gli agenti britannici hanno arrestato due persone legate agli attentati compiuti a Manchester e nella City
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"Noi abbiamo le carte e la coscienza a posto". Lo ha detto il capo della polizia, Franco Gabrielli, sulle polemiche per le segnalazioni dall'Italia all'Inghilterra di Youssef Zaghba, uno dei tre attentatori del London Bridge. Intanto, secondo la Bbc, l'italo-marocchino a gennaio fu inspiegabilmente lasciato passare al controllo passaporti dell'aeroporto londinese di Stansted malgrado fosse indicato come un potenziale sospetto.
"Il tema delle segnalazioni è estremamente complesso - ha proseguito Gabrielli - ed è strettamente connesso al numero che ogni Paese deve gestire. Ci sono alcuni Stati in cui le segnalazioni sono innumerevoli ed altri, come il nostro, dove ce ne sono meno e dunque è più facile la gestione".
Due arresti in Gran Bretagna - La polizia londinese ha arrestato un uomo di 30 anni a Ilford nell'ambito delle indagini sull'attacco terroristico compiuto sabato nella capitale britannica. L'arresto è avvenuto dopo una perquisizione di un'abitazione nel quartiere dell'est di Londra, in cui vivevano almeno due dei terroristi del London Bridge. All'aeroporto di Heathrow, invece, è stato fermato un 38enne nell'ambito delle indagini sull'attacco terroristico a Manchester.