Ecco chi è

Attacco a Magdeburgo, cosa sappiamo dell'attentatore

Un primo test antidroga su Taleb Al Abdulmohsen, medico 50enne originario dell'Arabia Saudita, è risultato positivo

21 Dic 2024 - 16:48

Taleb Al Abdulmohsen, il medico 50enne che venerdì sera a Magdeburgo ha ucciso diverse persone piombando con un Suv sulla folla che stava visitando un mercatino di Natale, già nel 2023 aveva minacciato di voler assassinare i cittadini tedeschi travolgendoli con un'auto. Era stato denunciato, ma non sarebbero stati presi provvedimenti. Al Abdulmohsen, dissidente saudita e attivo nell'assistenza ai rifugiati, si definisce ateo e ha criticato l'Islam. Ecco cosa sappiamo di lui.

Chi è l'attentatore

 Originario di Hufuf, in Arabia Saudita, era arrivato in Germania nel 2006, ottenendo lo status di rifugiato nel 2016 per aver denunciato minacce di morte subite a causa del suo allontanamento dall'Islam. Specializzato in psichiatria e psicoterapia, viveva e lavorava a Bernburg, nella Sassonia-Anhalt, ed era noto per il suo attivismo a favore delle donne saudite che cercavano di fuggire dal Paese. Tuttavia, negli ultimi anni, il suo impegno sembrava essersi ridotto, lasciando spazio a dichiarazioni controverse sui social media.

Secondo Der Spiegel, il sospetto aveva simpatie per l'ultradestra tedesca dell'AfD. In passato aveva auspicato la creazione di un'accademia per ex musulmani insieme al partito e pubblicato post critici verso l'immigrazione illegale e la politica dell'ex cancelliera Angela Merkel, accusata di voler "islamizzare l'Europa". Recentemente aveva condiviso contenuti complottisti, sostenendo che lo Stato tedesco perseguitava ex musulmani sauditi mentre concedeva asilo ai jihadisti siriani.

L'intelligence tedesca era stata avvertita della pericolosità dell'attentatore

 I servizi segreti dell'Arabia Saudita avevano avvertito l'intelligence tedesca della pericolosità di Al Abdulmohsen. È quanto riferiscono i media di Berlino, che citano fonti interne all'intelligence saudita. La segnalazione era arrivata dopo alcuni post di carattere violento contro l'Islam pubblicati da Al Abdulmohsen su X, ora scomparsi dalla piattaforma social. Secondo quanto riferito, l'uomo voleva punire la Germania "per la sua eccessiva islamizzazione". Il quotidiano Die Welt rivela che Al Abdulmohsen era impiegato nel penitenziario di Bernburg e che si occupava della salute mentale dei carcerati tossicodipendenti. L'uomo ha fondato negli scorsi anni persino un forum, "wearesaudis.net", il cui scopo - come aveva spiegato lui stesso alla Bbc sempre nel 2019 - è quello di aiutare i rifugiati a ottenere asilo, in particolare ex musulmani che temono persecuzioni nel loro Paese. In homepage ora campeggia la scritta in arabo e inglese: "Mio consiglio: non chiedere asilo in Germania".

"Sono il maggior critico dell'Islam"

 "Sono il critico più aggressivo dell'Islam nella storia. Se non mi credete, chiedete agli arabi". È un passaggio di un'intervista che Al Abdulmohsen rilasciò alla Faz nel giugno 2019. L'uomo sarebbe ricercato in Arabia Saudita con diverse accuse tra cui terrorismo e traffico di ragazze minorenni, ma la Germania ne avrebbe rifiutato l'estradizione.

Positivo al test antidroga

 L'uomo sarebbe stato sotto l'effetto di droga. Lo riporta la Bild che cita ambienti della polizia, riferendo che un primo test antidroga sul medico 50enne originario dell'Arabia Saudita è risultato positivo.

Procuratore: "Killer insoddisfatto per gestione rifugiati"

 "Per come stanno le cose" il movente dell'attentatore di Magdeburgo "potrebbe essere l'insoddisfazione per il modo in cui i rifugiati sauditi vengono trattati in Germania", ha detto il procuratore capo di Magdeburgo, Horst Walter Nopens.

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