Attentato a Tunisi: esplode bus della guardia presidenziale, almeno 12 morti
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Due le ipotesi: bomba oppure kamikaze a bordo. Il governo: "Atto di terrorismo", proclamati stato d'emergenza e coprifuoco. Hollande: "Come a Parigi, è lotta contro oscurantismo"
Un bus con a bordo uomini della guardia presidenziale è esploso nel centro di Tunisi, provocando almeno dodici morti e decine di feriti. Lo rende noto Mohamed Mnefki, segretario generale del sindacato dei servizi speciali. L'esplosione è avvenuta in Avenue Mohamed V, nei pressi dell'ex sede del partito Rcd fondato da Ben Ali. Il ministero dell'Interno: "E' un atto di terrorismo". Proclamato lo stato d'emergenza, scatta il coprifuoco.
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Lo ha annunciato in tv il presidente della Repubblica tunisina, Beji Caid Essebsi. Lo stato di emergenza si protrarrà per 30 giorni mentre il coprifuoco sarà ogni sera dalle ore 21 alle 5 del mattino. "Dichiariamo guerra al terrosimo - ha detto -. Contro il quale è necessaria la cooperazione internazionale".
Due le ipotesi: bomba o kamikaze - Una fonte della sicurezza tunisina ha parlato di una dinamica dell'attentato compatibile con un'esplosione dall'interno del bus, probabilmente a causa di una bomba a bordo o di un kamikaze che ha azionato una cintura esplosiva. L'esplosione è stata udita a grande distanza.
Sul posto sono giunte numerose ambulanze, testimoni hanno riferito di un'esplosione che si è sentita per tutta la città e di "spettacolo catastrofico". Palpabile il nervosismo delle forze dell'ordine, dispiegate a centinaia tra polizia e militari, che si sentono prese di mira in prima persona. Anche il premier Habib Essid e il ministro dell'Interno, Najem Gharsalli, si sono recati sul luogo dell'attentato.
Il cordoglio di Hollande - "A Tunisi come a Parigi è la stessa lotta per la democrazia contro l'oscurantismo". Lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, in una nota diffusa a Parigi dopo l'attentato in Tunisia. "La Francia è più che mai al fianco della Tunisia, delle sue autorità e delle sue forze di sicurezza, in questi momenti dolorosi", aggiunge il presidente francese, attualmente in visita da Barack Obama alla Casa Bianca. "Condanno con la più grande fermezza questo vile attentato che colpisce Tunisi ancora una volta. I miei pensieri vanno alle vittime, ai loro cari e a tutti i tunisini a cui voglio rivolgere la mia totale solidarieta'", conclude Hollande.
L'annus horribilis della Tunisia - Questo nuovo attentato scuote il Paese già provato in questo 2015 da due attacchi pesantissimi. A marzo un commando terrorista ha assaltato il museo nazionale del Bardo, nella capitale, uccidendo 24 persone, tra cui 21 turisti (4 italiani) e ferendone altre 45. A giugno, tre uomini armati sono sbarcati sulla spiaggia di un resort turistico a Sousse, massacrando 39 persone e ferendone altre 38. In entrambi i casi, è arrivata la rivendicazione dell'Isis.