La polizia dello Stato del Massachusetts ha diffuso l'audio della drammatica chiamata al 911 di un cittadino che denunciò la presenza dell'attentatore nella sua barca parcheggiata in cortile
E' concitata, è drammatica la telefonata risolutiva che arrivò al 911 di Boston quel maledetto 15 aprile 2013 e che metteva fine a un incubo. In mattinata due esplosioni alla maratona cittadina avevano provocato 3 morti e oltre 200 feriti, mentre i due presunti attentatori erano ancora in fuga. Così, la denuncia di David Henneberry che aveva scoperto Dzhokhar Tsarnaev ferito e nascosto nella barca che aveva in cortile, permise la cattura del 21enne, che fu poi condannato a morte nel maggio 2015.
Ecco la trascrizione della telefonata al 911:
Henneberry: "I have a boat in my yard. There’s blood all over the inside. There’s a person in the boat" ("Ho una barca nel cortile. C'è sangue dappertutto all'interno. C'è una persona nell'imbarcazione")
Operatore del 911: "Are you sure?" ("E' sicuro?")
Henneberry: "I just looked in the boat" ("Ho appena guardato nella barca")
Operatore del 911: "Ok. Stay on the phone. Are you in the house? Stay in the house" ("Ok. Rimanga al telefono. E' in casa? Resti in casa")
Henneberry: "I just looked in it and I found something on the outside and I got nervous. And I looked in and I saw blood all over the floor of the boat and there’s a body in the boat" ("Ho appena guardato all'interno e ho trovato qualcosa fuori e mi sono innervosito. E ho guardato dentro e ho visto il sangue dappertutto sul pavimento della barca e c'è un corpo nell'imbarcazione")
Operatore del 911: "Stay where you are" ("Rimanga dov'è")
Henneberry: "He’s in the boat laying the floor. Climb up the ladder you can open the hatch. He’s in the boat" ("E' nella barca, disteso sul pavimento. Salite le scalette e aprite il portello. E' in barca")
Operatore del 911: "Is he alive?" ("E' vivo?")
Henneberry: "I don’t know!" ("Non lo so")