Il racconto a "Quarta Repubblica": "Ho visto la vittima a terra e sono scappato, in Belgio non mi sento più al sicuro"
Si è trovato davanti al terrorista che a Bruxelles ha ucciso due persone. È un testimone dell'attentato che a "Quarta Repubblica" descrive quanto visto nelle vicinanze del luogo della tragedia. "Ho visto un uomo con il giubbotto arancione che camminava in modo strano", spiega il giovane che in un primo momento non ha capito la gravità della situazione, ma dopo poco ha visto una delle due vittime riverse a terra.
"A quel punto sono stato strattonato da un altro passante che mi ha consigliato di scappare", spiega il testimone che si è allontanato velocemente. "Non mi sento più sicuro qui in Belgio, non riconosco più questo Paese", considera. Il jihadista che ha aperto il fuoco in pieno centro si è dato subito dopo alla fuga ed è stato rintracciato dalla polizia in un bar, dove un cliente lo avrebbe riconosciuto dando l'allarme. All'arrivo delle forze dell'ordine c'è stata una sparatoria in cui il presunto attentatore è rimasto gravemente ferito: il decesso è avvenuto poco dopo lo scontro a fuoco.
La sparatoria è avvenuta sul boulevard d'Ypres. Le vittime sono due svedesi che indossavano le maglie della nazionale di calcio del loro Paese. Lunedì sera si disputava la partita di calcio Belgio-Svezia, interrotta e poi sospesa a causa dell'attentato. Tra giugno e luglio in Svezia, per due volte, il Corano è stato profanato pubblicamente. Forse la data scelta dal killer per la sparatoria potrebbe non essere stata del tutto casuale.