© BlitzTv.it
© BlitzTv.it
La deflagrazione di un ordigno in un taxi ha causato la morte di un uomo, il presunto attentatore, e il ferimento del tassista. Johnson: "Non ci faremo intimidire". Quattro gli arresti
© BlitzTv.it
© BlitzTv.it
E' stato dichiarato formalmente come un atto "di terrorismo" l'attentato compiuto domenica a Liverpool, dove l'esplosione di un ordigno in un taxi ha causato la morte di un 32enne, Emad Al Swealmeen, il presunto attentatore, e il ferimento del tassista. Lo ha annunciato la polizia locale. Per l'episodio sono state arrestate 4 persone. Il tassista è stato invece indicato come "un eroe".
Il sospetto che ha provocato l'esplosione si era stabilito nel Regno Unito dal Medio Oriente diversi anni fa. E' quanto si è appreso da fonti della sicurezza.
L'ordigno rudimentale Jackson ha parlato dell'esplosione di un ordigno "rudimentale" e ha precisato che il movente di chi lo ha confezionato "deve essere ancora compreso". Non ha tuttavia escluso che l'obiettivo potesse essere una delle commemorazioni del Remembrance Day, ricorrenza nella quale il Regno Unito e i Paesi del Commonwealth ricordano i caduti di guerra, che si stava svolgendo proprio ieri mattina non lontano dal Liverpool Women's Hospital: il grande ospedale dinanzi al quale la deflagrazione si è prodotta, seguita da un incendio della vettura.
Il coraggio del tassista "Siamo consapevoli del fatto che vi fossero in corso eventi del Remembrance Day a poca distanza, non possiamo al momento trarre conclusioni, ma è una linea d'indagine che stiamo seguendo", si è limitato a dire al riguardo. Stando alla ricostruzione emersa sui media, l'unica vittima risulta essere il sospetto attentatore. Mentre il ferito, non in gravi condizioni, è il tassista David Perry, che - accortosi di qualche strana manovra del suo passeggero - avrebbe fermato il veicolo, scendendo e bloccando le portiere per lasciarvi chiuso dentro l'individuo giusto in tempo prima dell'esplosione. Per questo Perry è stato elogiato come un eroe sia dai tabloid, sia dal sindaco di Liverpool, Joanne Anderson.
Quattro arresti Anche il premier Boris Johnson e il ministro dell'Interno, Priti Patel, hanno condannato l'episodio definendolo "orribile" e facendo sapere di essere costantemente aggiornati sugli sviluppi investigativi. Sviluppi fra cui spicca il quarto arresto delle ultime ore, oltre ai tre di domenica, nei confronti di presunti complici o fiancheggiatori del sospetto attentatore deceduto. Gli agenti hanno fra l'altro perquisito - nell'ambito di un'operazione condotta da reparti speciali - un'abitazione della città inglese in cui si ritiene potesse essere stato preparato e conservato l'esplosivo.
Comitato Cobra eleva allerta terrorismo In seguito all'attentato, il comitato di emergenza Cobra, convocato a Londra sotto la presidenza del premier Boris Johnson, ha elevato l'allerta terrorismo nel Regno Unito. La minaccia passa da "sostanziale" ad "altamente probabile", come rende noto il governo britannico.
Johnson: "Non ci faremo intimidire dal terrorismo I britannici "non si lasceranno intimidire" dal terrorismo. Lo ha detto il premier Boris Johnson reagendo a margine di un briefing sui vaccini anti Covid a Downing Street all'attentato di ieri a Liverpool. Johnson ha detto di non poter commentare l'accaduto a indagini in corso, ma ha confermato l'indicazione della polizia sulla matrice e la decisione d'innalzare l'allerta terrore nel Regno Unito da 'sostanziale' a 'grave', con minaccia "altamente probabile". Ha poi definito poi "esecrabile" l'esplosione avvenuta a Liverpool a bordo di un taxi, parlandone come di un monito al Paese a "restare vigile".