a favore dei Mapuche

Attivista argentino morto, il Papa scrive alla madre: "Prego per voi"

A dicembre il Pontefice riceverà in udienza la famiglia di Santiago Maldonado, ritrovato cadavere 77 giorni dopo che la polizia aveva represso una manifestazione di sostegno agli indigeni

30 Ott 2017 - 12:00
 © -afp

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"In questi momenti di molto dolore e tristezza le assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera". Così papa Francesco scrive a Stella Maris Pelloso, madre di Santiago Maldonado, l'attivista argentino ritrovato cadavere dopo che era sparito durante una manifestazioni a favore degli indigeni della Patagonia. "Prego per lei e per i suoi figli – continua il Pontefice - . Che Gesù la benedica e la Vergine santa si prenda cura di lei". Queste parole, riportate dal quotidiano argentino Clarin, anticipano l'udienza concessa dal Papa alla famiglia Maldonado a dicembre.

Chi era? - Santiago Maldonado era un tatuatore 28enne argentino che sosteneva la causa dei Mapuche, un popolo della Patagonia in lotta contro il gigante della moda italiana Benetton. Santiago era sparito lo scorso 1 agosto dopo una manifestazione repressa dalla Gendarmeria argentina. Un attivista dice di aver visto Santiago accovacciato a terra mentre gridava ai poliziotti :"Smettetela di picchiarmi, mi sono già arreso". Il suo corpo è stato ritrovato 77 giorni dopo, lo scorso 18 ottobre.

Il ritrovamento - Il cadavere dell'uomo è stato rinvenuto nel rio Chubut, nella Patagonia argentina occidentale non lontano dal confine col Cile, con addosso i vestiti che indossava il giorno della scomparsa. Suo fratello Sergio lo ha riconosciuto grazie ai suoi tatuaggi. La prova che il ragazzo non sia semplicemente scivolato nel fiume, è data dal fatto che il suo corpo è stato ritrovato circa trecento metri più a monte di dove si trovava l'ultima volta che è stato visto in vita.

L'autopsia - Gli inquirenti hanno detto che sci sarebbero volute un paio di settimane prima di risultati certi, ma a quanto si sa l'autopsia preliminare ha stabilito che il corpo del ragazzo non presentava lesioni.

Cambio di magistrato - La famiglia della vittima ha chiesto e ottenuto che a indagare sulla morte del figlio non fosse il magistrato designato, Guido Otranto, perché da lui era partito l'ordine di reprimere la manifestazione sparando proiettili di gomma. Della vicenda si sta occupando il giudice Gustavo Lleral.

L'appello delle Nazioni Unite - L'Alto commissariato dell'Onu per i Diritti umani lo scorso 4 ottobre aveva chiesto di "intensificare gli sforzi" alle autorità argentine in merito a questo caso. Il responsabile dell'Unhcr per l'America Latina, si era detto preoccupato "per l'assenza di progressi nell'inchiesta sulla sparizione di Maldonado" e ha aggiunto che è "prioritario stabilire le possibili responsabilità della Gendarmeria su questo fatto".

Le manifestazioni - Per far pressione sulle autorità, erano scese in campo per Santiago anche le Madres de Plaza de Mayo, cioè le madri dei desaparecidos, e l'ex presidente Cristina Kirchner. In tutta l'Argentina si sono susseguite proteste e manifestazioni, alcune terminate in scontri con la polizia.

La lotta dei Mapuche contro Benetton - I Mapuche sono un popolo indigeno della Patagonia da più di vent'anni in lotta contro i Benetton, i maggiori latifondisti stranieri di questa regione dell'Argentina. Nel 1991 la famiglia italiana compra quasi 900mila ettari di terreno da pascolo, ma i Mapuche rivendicano il possesso di tali aree come terra dei propri padri.

La replica di Benetton - L'azienda dice di aver offerto nel 2006 "7500 ettari di terra di buona qualità da destinare alla popolazione autoctona", rifiutati dal governatore locale per la "presunta scarsa produttività dell'appezzamento".

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