Poonam Pandey aveva messo in scena il decesso per la sua campagna contro il tumore cervicale. I fan: "Pessima trovata". E lei: "Vi capisco, ma mi sono ispirata a una nobile causa"
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Finge di essere morta per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tumore cervicale e, quando smentisce il decesso spiegando il motivo dell'operazione, viene duramente attaccata sui social dai fan. La messa in scena è stata un'idea di Poonam Pandey, attrice indiana, che su Instagram (dove ha quasi un milione e mezzo di follower) pubblica, tre giorni fa, un post nero, che annuncia la sua morte per un tumore cervicale. Ma Pandey riappare sul social il giorno dopo con un video: "Non sono morta. Volevo attirare l'attenzione su questo tumore che può essere facilmente prevenuto". A questo punto si scatena la bufera social contro di lei e quella che viene definita da alcuni follower come una "pessima trovata pubblicitaria".
"Sono viva - scrive l'attrice 24 ore dopo il post sul finto decesso -. Non sono morta a causa del cancro cervicale. Purtroppo non posso dire lo stesso di quelle centinaia e migliaia di donne che hanno perso la vita per il tumore al collo dell'utero. Non è perché non potessero farci nulla, ma perché non avevano idea di cosa fare al riguardo. Sono qui per dirvi che, a differenza di altri tumori, il cancro cervicale è prevenibile. Tutto quello che devi fare è fare i test e farti vaccinare contro l'Hpv".
Ma quel post che parla di una morte non vera scatena la bufera social. Ecco il testo: "Questa mattina è molto dura per noi. Siamo profondamente tristi nell'informarvi che abbiamo perso la nostra amatissima Poonam per un tumore cervicale. Ogni forma di vita che è mai venuta in contatto con lei è stata accostata con puro amore e gentilezza. In questo momento di dolore, vi chiediamo di rispettare la nostra privacy, mentre la ricordiamo con affetto per tutto quello che abbiamo condiviso".
Immediate le critiche dai fan. "Pessima trovata pubblicitaria - si legge in un commento -, avresti potuto fare di meglio per attirare l'attenzione su un argomento così delicato per tanti malati di cancro. Non apprezzo assolutamente questo gesto". E avanti con altri messaggi che definiscono la "campagna" una gran brutta idea per sensibilizzare.
Da parte sua, l'attrice risponde sottolineando che il post in cui finge la sua morte faceva parte di una campagna a cui ha iniziato a lavorare quattro mesi fa con l'agenzia di marketing indiana Schbang. E si difende così: "Anche se capisco che possiate aver giudicato di cattivo gusto questa operazione, vi prego di considerare anche la causa più grande a cui io mi sono ispirata". E posta un video in cui spiega il motivo della sua scelta.
D'altra parte, ancora prima della smentita della morte c'erano stati commenti scettici sulla veridicità della notizia. Qualcuno aveva subito scritto: "I malati di cancro cervicale non muoiono all'improvviso. Ho visto la notizia sull'Instagram di Poonam Pandey. Fino a quattro giorni fa stava bene e pubblicava post glamour. Se è davvero morta, è necessario indagare sulla causa. Ci sono state segnalazioni di un rapporto complicato con suo marito che in passato ha coinvolto la polizia. Spero che non si tratti di una trovata pubblicitaria mascherata da sensibilizzazione sul cancro cervicale, che sarebbe immorale e irresponsabile, soprattutto quando si tratta di questioni delicate come la consapevolezza legata alla salute e alla sua tutela".