Whitney Wright è stata anche nell'ex ambasciata Usa in Iran, abbandonata dopo la crisi degli ostaggi del 1979
L'attrice porno statunitense Whitney Wright, che ha espresso sui social sostegno ai palestinesi, è volata in Iran, in una visita che ha destato stupore e polemiche per la situazione dei diritti delle donne nel Paese. Wright si è recata nell'ex ambasciata americana a Teheran, abbandonata dopo la crisi degli ostaggi del 1979. L'attrice si è filmata in giro per la capitale iraniana, nonostante il suo lavoro nella pornografia la esponga ad accuse penali che comportano la pena di morte. Wright ha descritto l'ambasciata statunitense come un luogo che "doveva visitare".
In passato Wright ha condiviso online informazioni a favore dei palestinesi, compreso materiale a sostegno della militanza armata contro Israele. In quanto cittadina statunitense nata a Oklahoma City, ha bisogno di un visto per visitare l'Iran. Il governo lo avrebbe rilasciato senza essere "a conoscenza della natura del suo lavoro immorale".
L'attore iraniano Setareh Pesiani ha citato la visita di Wright per criticare la linea dura del governo di Teheran rispetto all'obbligo del velo, che ha portato all'arresto e alla morte della 22enne Mahsa Amini. "Punite le persone di questo Paese con vari metodi per non indossare l'hijab, ma permettete a un'attrice porno di venire qui per turismo!", ha scritto Pesiani su Instagram.
Anche Masih Alinejad, un'attivista residente negli Usa che ha affrontato tentativi di assassinio e rapimento da parte dell'Iran, ha denunciato la visita di Wright. "Noi, le donne iraniane, vogliamo essere come Rosa Parks e non come Whitney Wright", ha scritto Alinejad, riferendosi all'icona dei diritti civili degli Stati Uniti.