Dai primi risultati dell'inchiesta sull'incidente del volo da Sydney per la Nuova Zelanda, lo spostamento accidentale del sedile della cabina di pilotaggio avrebbe provocato il vuoto d'aria sull'aereo della Latam Airlines
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"Un'assistente di volo ha premuto un pulsante per errore". Questi, secondo il Wall Street Journal, sarebbero i primi risultati dell'inchiesta sull'incidente aereo che ha provocato 50 feriti sul volo della Latam Airlines da Sydney ad Auckland dell'11 marzo. Per quel vuoto d'aria improvviso, causato da una repentina perdita di quota, la compagnia aerea sudamericana aveva inizialmente parlato di un "problema tecnico" (nella prima versione gli strumenti avevano smesso di funzionare per alcuni secondi) come causa del brusco "movimento" a bordo dell'aereo. Ma, la verità sembra un'altra e il pulsante premuto per errore non sarebbe stato uno qualsiasi. In pratica, la pressione accidentale dell'interruttore nel retro del sedile di uno dei due piloti da parte dell'assistente di volo avrebbe spinto il corpo contro la cloche, dando così il comando per la discesa.
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Stando sempre al Wall Street Journal, Boeing starebbe raccomandando alle compagnie aeree, come "misura precauzionale", di ispezionare gli interruttori sui sedili motorizzati dei piloti nei suoi 787 Dreamliner (ce ne sono 375 in servizio in queste settimane in tutto il mondo), dopo che un rapporto pubblicato ha affermato che un movimento accidentale del sedile della cabina di pilotaggio, dovuto a un errore di una hostess, probabilmente ha causato l'improvvisa perdita di quota in volo LA800 quell'11 marzo verso la Nuova Zelanda. Il produttore dell'aereo ha anche dato istruzioni per disabilitare i motori che muovono i sedili. La Federal Aviation Administration Usa afferma che sta convocando un gruppo di esperti per verificare la comunicazione di Boeing.
Secondo gli esperti, però, restano perplessità su questo schiacciamento involontario del pulsante del sedile motorizzato del pilota, che dovrebbe comunque avere una protezione che evita ciò. Si ipotizzano, pertanto, scenari ben peggiori: come che la hostess fosse seduta dove non doveva o che si voglia far ricadere su un'assistente di volo l'errore di uno dei comandanti.
Il mistero potrebbe venire risolto una volta per tutte incrociando i dati delle due scatole nere a bordo; quella che registra i parametri di volo e quella che registra le conversazioni in cabina.
"L'aereo è atterrato all'aeroporto di Auckland come previsto. A seguito dell'incidente sono rimasti colpiti alcuni passeggeri e l'equipaggio di cabina. Hanno ricevuto assistenza immediata e sono stati valutati o curati dal personale medico dell'aeroporto secondo necessita'", aveva comunicato all'Herald un portavoce della compagnia aerea cilena, subito dopo l'incidente. Allo stesso quotidiano locale, una passeggera aveva raccontata di aver avvertito una "piccola caduta veloce" durante la fase di crociera, mentre i passeggeri erano senza cintura di sicurezza e gli assistenti di volo stavano servendo lungo i corridoi pasti e bevande.
Per questa ragione alcuni passeggeri sono stati proiettati contro il soffitto della cabina e nei corridoi.
Dopo l'atterraggio ad Auckland 50 persone erano state curate sul posto e 13 di queste erano state successivamente trasportate in ospedale. Uno dei feriti sarebbe risultato in gravi condizioni. Dopo l'atterraggio ad Auckland il Boeing 787-9 Dremliner avrebbe dovuto proseguire il suo viaggio verso Santiago del Cile.