Dopo aver raccontato le loro storie, i “sopravvissuti” sono stati invitati a scrivere dei messaggi. Tutto pubblicato in un libro
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Messaggio all’Australia. Questo il titolo del libro che raccoglie circa 1.300 lettere scritte da altrettante vittime di abusi sessuali infantili. Messaggi strazianti, ma anche ricchi di speranza. La speranza che i bambini non debbano più subire e vivere quell’incubo. Message to Australia è il frutto di un’inchiesta di cinque anni della Royal Commission australiana, commissione istituita nel 2013 per indagare sulle accuse di abusi sessuali e fisici avvenuti in decine di istituzioni in Australia, tra cui scuole, circoli sportivi e organizzazioni religiose.
La Royal Commission ha tenuto più di 8mila sessioni private con le vittime. Dopo aver raccontato le loro storie, i “sopravvissuti” sono stati invitati a scrivere dei messaggi. La raccolta di questi messaggi ha dato vita al libro. Molte delle lettere sono scritte a mano e raccontano i traumi vissuti. “Nessun bambino dovrebbe mai subire abusi da parte di nessuno. Il dolore non andrà mai via, né il ricordo”, si legge in una di queste. Ma i temi dominanti, in realtà, sono il sollievo e la gratitudine. Tantissimi i ringraziamenti dei "sopravvissuti" ai commissari per aver ascoltato le loro testimonianze con empatia. Senza giudicare. Molti di loro non avevano mai raccontato la loro storia e, grazie a questo progetto, sono riusciti a liberarsi e a “guarire”.
A sua volta, Peter McClellan, presidente della commissione, ha voluto ringraziare le vittime per aver raccontato le loro storie. “I sopravvissuti meritano i ringraziamenti di tutta l’Australia”, ha detto. Il report finale dell’inchiesta verrà consegnato al governatore generale dell’Australia il 15 dicembre.