LA STORIA

Australia, la famiglia del bimbo bullizzato dona in beneficenza i soldi raccolti per mandarlo a Disneyland

Il mondo si era mobilitato per Quaden Bayles, il bambino di 9 anni affetto da nanismo che aveva minacciato il suicidio. Ora la madre, che aveva denunciato il trattamento subito a scuola dal figlio, ha deciso di dare due associazioni oltre 300mila sterline

27 Feb 2020 - 16:25

Quaden Bayles è il bimbo australiano di 9 anni, affetto da nanismo, che era arrivato a minacciare il suicidio perché vittima delle prese in giro dei compagni di scuola. La madre aveva realizzato un video mostrando, appunto, gli "effetti" del bullismo. Le lacrime di Quaden avevano commosso tutti, comprese molte celebrità, tra cui Brad Williams, che aveva dato vita a una raccolta fondi per potergli regalare un sogno chiamato Disneyland. 

La raccolta fondi - Brad Williams, anche lui affetto da nanismo è un comico americano molto seguito: lui, come altre star del calibro di Hugh Jackman, si è preso a cuore la storia del piccolo Quaden e in poche ore la raccolta fondi avviata per portare il piccolo australiano a Parigi, a Disneyland, ha superato le 368mila sterline.

Oltre 400mila euro a due associazioni - Soldi che la famiglia di Quaden ha deciso di utilizzare diversamente: non per andare nel parco divertimenti più famoso al mondo ma per aiutare qualche bisognoso. Del resto se qualcuno conosce l'importanza della solidarietà, questa è proprio la famiglia di Quaden che ha deciso di destinare i 400mila euro raccolti su iniziativa di Brad Williams a due associazioni, la Dwarfism Awareness Australia e la Balunu Healing Foundation. 

Tutti mobilitati contro il bullismo - "Vogliamo che il denaro vada alle organizzazioni della comunità che ne hanno davvero bisogno. Sanno per cosa dovrebbero essere spesi i soldi. Per quanto vogliamo andare a Disneyland, penso che la nostra comunità ne trarrebbe molto beneficio", hanno spiegato la madre e la zia di Quaden. Che nel frattempo ha fatto da mascotte alla squadra australiana di baseball degli All Stars. E che ha trovato, in ogni angolo del mondo, persone disposte a difendere la sua causa e ha denunciare il bullismo. 

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