L'Isis ha rivendicato la paternità dell'autobomba esplosa a Diyarbakir, città nel sud-est della Turchia a maggioranza curda, in cui sono rimaste uccise 9 persone e altre 100 sono rimaste ferite. Lo scrive l'agenzia del Califfato, Amaq, citata da alcuni media internazionali. Il governo turco ha dato la colpa al Pkk: nove deputati curdi del partito Hdp, fra cui il leader Selahattin Demirtas, sono stati arrestati suscitando la protesta dell'Ue.