Aveva più di 65 anni e patologie preesistenti

Usa, morto il primo malato grave di aviaria

L'uomo, un anziano over 65, era affetto da patologie preesistenti. Non sono stati al momento segnalati altri casi di trasmissione

07 Gen 2025 - 08:17
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Il dipartimento della Salute della Louisiana ha annunciato che l'uomo ricoverato in ospedale per il primo caso umano di influenza aviaria ad alta patogenicità negli Stati Uniti è morto. Il paziente aveva più di 65 anni e presentava patologie preesistenti. Soffrendo di problemi respiratori, era in "condizioni critiche", avevano riferito le autorità sanitarie già a dicembre, quando era stato reso noto il suo ricovero in ospedale.

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L'individuo ha contratto il virus dell'influenza aviaria H5N1 a seguito di contatti con il suo pollame da cortile e altri uccelli selvatici. "Le persone che lavorano con uccelli, pollame o mucche, o che sono esposte a questi animali nell'ambito delle loro attività ricreative" corrono un "rischio più elevato", è stato spiegato.

Le autorità hanno precisato che non ci sono segnali che facciano pensare a una trasmissione da uomo a uomo negli Stati Uniti e il sistema sanitario della Louisiana per il momento non ha segnalato altri casi.
 

Sebbene, però, non sia stata osservata alcuna diffusione della malattia tra gli esseri umani, il livello di circolazione del virus preoccupa gli esperti, soprattutto ora che Donald Trump si avvicina al suo insediamento alla Casa Bianca, avendo annunciato la sua volontà di eliminare l'agenzia responsabile della preparazione ai rischi epidemici.

L'amministrazione uscente non è esente da critiche: alcuni esperti ne hanno giudicato la risposta insufficiente e hanno segnalato carenze in termini di monitoraggio della contaminazione. Il 3 gennaio le autorità hanno annunciato lo stanziamento di 306 milioni di dollari per rafforzare la risposta nazionale a questa minaccia, in particolare sostenendo programmi di sorveglianza epidemiologica e ricerca medica. "Sebbene il rischio per gli esseri umani sia basso, ci prepariamo sempre a tutti gli scenari possibili", ha affermato in una nota il segretario alla Salute degli Stati Uniti, Xavier Becerra.

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