Il Commissario alle migrazioni prende posizione contro il presidente del Consiglio europeo che vuole rivedere il meccanismo per la ridistribuzione dei richiedenti asilo nei paesi membri
© ansa
La lettera in cui il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ipotizza di mettere da parte il meccanismo di quote obbligatorie per la ridistribuzione dei richiedenti asilo, "è inaccettabile". Lo ha detto il commissario europeo alle migrazioni Dimitris Avramopoulos. Il testo di Tusk, afferma, "è anti europeo e mina il principio di solidarietà".
Il documento, anticipato ieri dal quotidiano inglese "The Guardian", "ignora il lavoro che abbiamo fatto insieme negli ultimi anni", ha aggiunto Avramopoulos, che si è detto "in totale disaccordo" con Tusk. Il compito del presidente del Consiglio europeo, ha detto ancora, "è lavorare per l'unità: dobbiamo stare insieme e non alimentare posizioni anti-Ue".
"Il nostro successo nel gestire le migrazioni - ha detto ancora - non può essere attribuito a singoli Stati membri, è il risultato di uno sforzo congiunto. E non possiamo nemmeno opporre la protezione delle frontiere esterne alla protezione dei rifugiati: non stiamo costruendo un'Europa-fortezza". Avramopoulos si è anche detto "fermamente in disaccordo" sul fatto che il sistema di quote per i ricollocamenti sia stato poco efficace. "Il 90% delle persone con i requisiti - ha sottolineato - sono state ricollocate".