Il piccolo Émile Soleil, 2 anni, è sparito ormai da dieci giorni. Gli investigatori non escludono alcuna pista, ma sospettano che possa essere rimasto vittima di un terribile incidente
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Spunta una ipotesi inquietante nelle indagini su Émile Soleil, 2 anni, il bambino scomparso in Francia l'8 luglio scorso mentre era in vacanza con i genitori. Finora le ricerche non hanno dato risultati. La polizia, che sta vagliando tutte le piste, adesso teme che il piccolo possa essere stato investito da una mietitrebbia mentre camminava nell'erba alta.
Al momento della scomparsa, il piccolo Émile si trovava dai nonni a Haut-Vernet, una frazione alpina a sud di Grenoble. Improvvisamente si sono perse le sue tracce. Scattato l'allarme, sono subito iniziate le ricerche. Ma finora non si è trovata alcuna traccia. La polizia ha perquisito venti case, senza risultato. Sono state anche escluse le ipotesi più fantasiose, come quella che il bambino potesse essere stato catturato da un lupo o da un uccello rapace.
Ora la polizia indaga su uno scenario terribile. Il piccolo Émile potrebbe essere stato travolto da una macchina agricola. Una ipotesi che, secondo i contadini della zona, non sarebbe inverosimile. "A volte troviamo cervi uccisi dalle mietitrebbie", ha spiegato uno di loro a BFMT, "il piccolo potrebbe essere finito nell'erba alta ed essere stato colpito da una macchina agricola. Sarebbe terribile".
Dopo la scomparsa, le ricerche di Émile in campagna sono andate avanti per quattro giorni. Centinaia di gendarmi, poliziotti e volontari hanno setacciato campi e arbusti, il territorio è stato perlustrato anche dall'alto. Poi le ricerche nei campi sono state sospese. "L'indagine giudiziaria sulle cause della scomparsa proseguirà", hanno fatto sapere gli investigatori, "stiamo analizzando la notevole mole di informazioni ed elementi raccolti negli ultimi giorni".
Gli investigatori hanno vagliato anche le possibilità che Émile possa essere stato assassinato o rapito. "Tutte le piste restano aperte", hanno fatto sapere, "niente è escluso". Nel frattempo, per paura che la zona dove è sparito il piccolo venga invasa da curiosi, le autorità locali hanno prolungato fino a fine luglio l'ordinanza che vieta l'accesso a Haut-Vernet a chi non ci abita luglio. Il sindaco ha detto: "È mio dovere garantire la tranquillità dei miei elettori e della famiglia del bambino, che è ancora qui".