Il governo cambia idea il giorno prima dell’inaugurazione: era stata promessa alle cittadine islamiche di Cox's Bazar, non passa la linea degli islamici più intransigenti
© Afp
La città di Cox's Bazar è una delle mete turistiche più apprezzate del Golfo del Bengala. La sua spiaggia, nonostante sia la più lunga del mondo, si riempie di visitatori. Ufficialmente la richiesta di uno spazio esclusivo da condividere con i loro piccoli sarebbe arrivata dalle donne del luogo per ottenere più privacy e sicurezza. In un primo momento il governo concede loro un tratto di spiaggia di 150 metri, salvo poi ricredersi per non apparire influenzato dagli integralisti islamici.
Il Bangladesh è un paese a maggioranza musulmana e in gran parte conservatore ma secondo i funzionari del governo la decisione di aprire una spiaggia per sole donne sarebbe stata semplicemente la risposta alla richiesta di maggiore sicurezza da parte di alcune cittadine, spaventate dai recenti episodi di cronaca avvenuti a Cox's Bazar, che nei periodi festivi si popola di centinaia di migliaia di visitatori.
Di diversa opinione gli utenti dei social network che avrebbero interpretato l'apertura della spiaggia femminile come l'ennesima segregazione voluta dagli integralisti islamici, soliti organizzare massicce manifestazioni nel Paese per ottenere la separazione tra i generi pure nei luoghi di lavoro e nelle fabbriche. Qualcuno ha persino ironizzato sulla segregazione delle spiagge come "Talibistan", riferendosi al gruppo islamista talebano che negli ultimi mesi ha messo a freno i diritti delle donne in Afghanistan.
Una linea estremista che alla fine non è passata, perché la spiaggia per sole donne non si farà più.