Tamim Ahmed Chowdhury, 30 anni, è stato tradito da un militante del suo gruppo jihadista
L'unità antiterrorismo della polizia del Bangladesh ha ucciso tre terroristi durante un blitz a Narayanganj. Tra i morti figura anche Tamin Chowdhury, il presunto organizzatore dell'attentato dell'1 luglio all'Holey Artisan Restaurant di Dacca, costato la vita a 22 persone fra cui nove italiani. Le autorità hanno spiegato che gli agenti hanno aperto il fuoco quando i terroristi hanno iniziato a sparare, uccidendoli tutti.
Tamim Ahmed Chowdhury, canadese di origine bengalese, è stato localizzato grazie a un'informazione fornita da un militante arrestato del gruppo clandestino Jama'atul Mujahideen Bangladesh. Su di lui, ha ricordato il capo della polizia antiterrorismo del Bangladesh, Monirul Islam, era stata messa una taglia di 22.000 euro.
L'attentato, in cui morirono 22 persone fra cui nove italiani, fu rivendicato dall'Isis e secondo vari siti specializzati in effetti Tamin Chowdhury era il coordinatore della cellula del Bangladesh del movimento jihadista.
Le indagini su Chowdhury, 30 anni, hanno permesso di appurare che era scomparso dal 2013 dal Canada, dove la sua famiglia era emigrata negli anni '70.