Ma è già guerra di cifre. Per la polizia catalana solo "350mila persone". Fischiato il leader di Podemos. Puigdemont: "Indipendenza va avanti"
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All'incirca 950mila persone sono scese in piazza a Barcellona per manifestare a favore dell'unità della Spagna. Sono i numeri resi noti dall'organizzazione "Società civile catalana per l'unità" sul corteo contro l'indipendenza della Catalogna, che ha avuto inizio in piazza Urquinaona. Ma la polizia parla già di altre cifre. Secondo gli agenti infatti erano presenti "350mila manifestanti". I dimostranti hanno sfilato con bandiere e scadendo slogan.
Puigdemont: sull'indipendenza applicheremo la legge - "La dichiarazione di indipendenza" della Catalogna "è prevista dalla legge del referendum come applicazione dei risultati: applicheremo quanto dice la legge". Lo ha detto il presidente catalano Carles Puigdemont in un programma di Tv3 registrato negli ultimi giorni in onda domenica sera e di cui sono state anticipate alcune dichiarazioni. Non è stato tuttavia precisato quando queste parole sono state pronunciate da Puigdemont.
Fischiato il leader di Podemos - Il leader di Podemos Pablo Iglesias è stato contestato da 50 oppositori dell'indipendenza catalana alla stazione di Barcellona Sants. Gli unionisti, giunti per partecipare la grande marcia anti-indipendenza, hanno fischiato e urlato "fuera, fuera!" a Iglesias che stava per prendere il treno per Madrid. Il leader di Podemos, sostenitore di un dialogo fra Madrid e Barcellona, su Twitter ha scritto che "ogni politico deve aspettarsi che lo fischino. Oggi è toccato a me. Finché non c'è violenza va bene".
Rajoy: "Devo mantenere la calma, non posso sbagliare" - "Devo cercare di essere giusto, devo ascoltare la gente, e so quanto pensano in molti. Ho però soprattutto l'obbligo di mantenere la calma. E' il mio primo dovere perché altrimenti posso prendere una decisione sbagliata".
Così il premier spagnolo Mariano Rajoy, parlando a "El Pais", ha risposto a chi lo critica fra l'altro per non avere ancora sospeso l'autonomia catalana per impedire una dichiarazione di indipendenza. "Ho l'obbligo di non sbagliare, è probabilmente la cosa più difficile di tutte".
Barcellona invasa dagli unionisti - Per l'evento nella capitale catalana sono arrivati numerosi pullman provenienti da tutto il Paese. La giornata, in una Barcellona blindata per l'occasione, si chiude con l'intervento del premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa e dell'ex presidente del Parlamento europeo, il socialista Josep Borrell. Il tema della manifestazione è "Prou! Recuperem el seny", cioè "Basta! Recuperiamo il buon senso". Hanno aderito i popolari del premier Mariano Rajoy e i centristi di Ciudadanos. Il Partito socialista catalano ha invitato i suoi militanti e simpatizzanti a partecipare.
La manifestazione arriva 24 ore dopo una serie di mobilitazioni pressochè spontanee, in tutta la Spagna, per chiedere ai due protagonisti della crisi, Rajoy e Puigdemont, di parlarsi, dopo settimane di muro contro muro.