Numerosi resti di uomini e cavalli sono stati rinvenuti durante alcuni scavi nel luogo in cui nel 1815 venne sconfitto Napoleone
Napoleone Bonaparte © Wikipedia
Durante alcuni scavi nel sito in cui il 18 giugno 1815 ebbe luogo la Battaglia di Waterloo (ora collocabile in Belgio), alcuni archeologi hanno rinvenuto molti scheletri di uomini e cavalli risalenti allo scontro.
Le esigenze durante la guerra - Tre arti amputati sono stati ritrovati abbandonati sul sito della fattoria di Mont-Saint-Jean, che durante la battaglia venne trasformata in un ospedale da campo per ospitare e dare cure alle truppe alleate.
I contadini, per secoli, hanno sfruttato le ossa che non erano state sepolte per fertilizzare i propri campi, dopo averle raccolte e macinate.
Il Direttore del Centro per l'Archeologia dei Campi di battaglia dell'Università di Glasgow, Tony Pollard, afferma che si tratta di un ritrovamento "incredibilmente raro".
Le parti della guerra - Durante la Battaglia di Waterloo morirono decine di migliaia di soldati, appartenenti a entrambe la fazioni. Da una parte, i soldati reclutati da Napoleone dopo il suo ritorno - da fuggitivo - dall'Isola d'Elba, che arrivarono a costituire l'Armée francese. Dall'altra, le forze alleate, guidate dal Duca di Wellington con i soldati britannici, e quelli prussiani comandati dal Feldmaresciallo Von Bluecher.
Gli scavi, che erano stati sospesi dal 2019 - prima dello scoppio della pandemia da Covid-19 - sono stati riaperti in questi giorni e verranno portati avanti fino al 15 luglio di quest'anno.