Colpiti dai vicini di casa

Belgio, aggressione omofoba a fumettista italiano e al marito: "Picchiati perché gay"

La denuncia è di Mauro Padovani che spiega di essere stato colpito insieme al coniuge Tom Freeman da vicini di casa che già in passato avevano avuto atteggiamenti aggressivi. "Non siamo più al sicuro"

13 Ago 2018 - 12:30
Mauro Padovani e il marito Thomas Freeman © facebook

Mauro Padovani e il marito Thomas Freeman © facebook

"Picchiati perché gay. Io e Tom siamo stati assaliti, è stato brutale". La denuncia è del fumettista italiano Mauro Padovani, residente a Gand, in Belgio, che spiega di essere stato aggredito insieme al marito, Tom Freeman, da vicini di casa che già in passato avevano avuto atteggiamenti omofobi aggressivi. Su Facebook le foto che testimoniano il pestaggio: tagli, lividi e volti insanguinati dopo essere stati colpiti anche con una spranga.

L'aggressione - La polizia belga ha già fermato i sospettati, i due vicini di casa che abitano nell'appartamento sopra Padovani e il marito Thomas. Secondo la ricostruzione fornita dai media locali, ad aggredire per prima sarebbe stata la donna, alla quale si è unito poi il marito. Sputi e insulti che hanno provocato una discussione tra i quattro, degenerata poi nelle botte. I due uomini sono stati soccorsi in ospedale con profondi tagli e anche due vertebre schiacciate per Freeman.

Le denunce precedenti - Le aggressioni contro la coppia duravano da tempo, con numerose denunce alla polizia e la vicina "violenta" aveva già colpito in volto Thomas. Motivo per cui Padovani aveva presentato diversi reclami, senza mai ricevere attenzione dalle forze dell'ordine. "La coppia si è sentita abbandonata dalla polizia", scrive il quotidiano locale Hln.

"In Belgio non mi sento più sicuro" - "Abbiamo paura di uscire sulla nostra terrazza perché dal piano di sopra possono lanciare qualcosa", ha raccontato Padovani che ha detto di sentirsi abbandonato dalla polizia e di non sentirsi più sicuro in Belgio. "Non può essere che qualcosa di simile accada in una città meravigliosa come Gand. Il Belgio è gay friendly. Abbiamo avuto la possibilità di sposarci qui. Amo Gand, ma ora non mi sento più al sicuro", ha spiegato.

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