L'unico sopravvissuto agli attentati di Parigi è stato condannato assieme al complice tunisino Sofiane Ayari per tentato omicidio
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Il Tribunale di Bruxelles ha giudicato Salah Abdeslam e il suo complice tunisino Sofien Ayari colpevoli di tentato omicidio terrorista per la sparatoria di Forest, in Belgio, avvenuta nel marzo 2016. In quell'occasione furono feriti quattro poliziotti. La condanna per entrambi è a 20 anni di reclusione. Abdeslam è l'unico sopravvissuto del commando che compì gli attentati di Parigi il 13 novembre 2015, provocando la morte di 130 persone.
Per il Tribunale i due "hanno partecipato attivamente" alla sparatoria avvenuta in un appartamento dove erano barricati nel quartiere di Forest con armi da guerra di tipo kalashnikov. E' stato inoltre giudicato "incontestabile" il fatto che Abdeslam e Ayari avessero come obiettivo quello di far parte di un gruppo terrorista e che agissero come tali. I due erano "galvanizzati dall'ideologia salafita", hanno scritto i giudici.
Né Abdeslam, che si trova in un carcere francese, né il complice erano presenti in aula alla lettura della sentenza, che non ha dunque riguardato i fatti di Parigi. Dopo la sparatoria di Forest, i due riuscirono a scappare e Salah fu arrestato quattro giorni dopo in un appartamento di Bruxelles. Dopo altri quattro giorni, tre kamikaze si fecero esplodere nell'aeroporto e nella metropolitana della città belga.