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Il premier Vucic pronto a una verifica popolare: elezioni o referendum nel giro di qualche mese
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Tra le 275.000 e le 325.000 persone hanno partecipato alla manifestazione di protesta a Belgrado contro il governo serbo e il presidente Aleksandar Vucic, secondo l'organizzazione Arhiv javnih skupova (Archivio degli incontri pubblici), un gruppo indipendente formato da giornalisti e intellettuali specializzati da diversi anni nel conteggio delle manifestazioni. Si tratta di una stima molto più alta rispetto alle cifre rese note dal governo che parlavano di 100mila persone.
In incidenti e provocazioni registratisi a margine della grande manifestazione sono rimaste ferite in totale 56 persone, nessuno di loro è tuttavia in gravi condizioni. Lo ha detto il presidente serbo Aleksandar Vucic, aggiungendo che 22 persone sono state arrestate per aggressioni alla polizia e altre violenze. Parlando in serata in diretta tv, Vucic ha aggiunto di essere soddisfatto del comportamento delle forze dell'ordine, che si sono comportate in modo corretto e professionale. È stata una delle più massicce manifestazioni popolari degli ultimi anni, e insieme una potente prova di forza contro quello che viene definito da molti il regime di Vucic, ritenuto il responsabile morale della morte di 15 persone nel crollo del primo novembre alla stazione di Novi Sad. Una sciagura messa in relazione all'incuria e agli scarsi controlli di funzionari corrotti che ha colpito profondamente l'intero Paese e che ha dato il via alla mobilitazione e alla protesta degli studenti in tutta la Serbia.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic si è detto pronto, nel giro di tre, quattro o cinque mesi a sottoporsi a una prova di legittimità, andando incontro alle opposizioni e affrontando nuove elezioni o un referendum sulla sua persona. "Sono sempre pronto a una verifica di legittimità", ha detto Vucic in un intervento in diretta tv, rispondendo a una domanda se con la grande manifestazione di protesta di Belgrado non sia stata messa seriamente in dubbio la sua legittimità alla guida del Paese. "Io penso che la legittimità sia qualcosa di cruciale, ma ho l'impressione che loro (gli oppositori, ndr) non siano in grado di leggere i sondaggi più semplici. Io sono sempre pronto ad andare loro incontro", ha osservato.
Vucic ha vinto per due volte consecutive le presidenziali al primo turno e, stando a tutti sondaggi dei principali istituti demoscopici del Paese, gode di percentuali di consenso popolare molto alti. Ai suoi critici e oppositori, ha affermato, ha sempre offerto il dialogo dicendosi disposto a parlare di tutto e con tutti, ma per avviare un dialogo bisogna essere in due, e dall'altra parte non è mai giunta disponibilità a farlo. "Abbiamo capito bene il messaggio, e tutti coloro che sono al potere devono capire il messaggio quando si radunano talmente tante persone, dobbiamo apportare in noi dei cambiamenti e imparare molto da tutto ciò", ha affermato Vucic parlando in serata in diretta televisiva. "Al tempo stesso - ha aggiunto - spero che anche gli altri abbiano capito bene il messaggio della maggioranza della Serbia, e cioè che i cittadini non vogliono una rivoluzione colorata, non vogliono violenze e che desiderano cambiare il governo attraverso le elezioni", ha affermato il presidente.