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Biden: "Nessun nuovo invito alla Russia per il G7" | Stanziati 7,5 miliardi per i vaccini ai Paesi poveri | Draghi: "Salute bene pubblico globale"

Il premier italiano chiede norme condivise e principi trasparenti. Macron: "Usa e Ue agiscano subito in Africa"

20 Feb 2021 - 13:11

Il G7 scende in campo nella sfida sui vaccini anti-Covid e raddoppia i suoi sforzi finanziari a favore dei programmi dell'Oms per distribuire le dosi nei Paesi poveri, arrivando a 7,5 miliardi di dollari. E' il debutto internazionale di Mario Draghi come premier italiano: "La salute è un bene pubblico globale", dice in collegamento alla riunione da Palazzo Chigi. Biden contro Mosca: "E' una minaccia per le nostre democrazie". E annuncia che non rinnoverà l'invito alla Russia, formulato dal suo predecessore Donald Trump, di tornare nel G7.

Il messaggio dei leader dei sette Paesi più industrializzati del mondo è chiaro e unanime: se la nave affonda annegano tutti, poveri e ricchi. In sostanza, dal Covid-19 non ci si salva da soli, nemmeno nell'emisfero più ricco se l'altra parte del mondo viene abbandonata a se stessa. Serve quindi accelerare nella produzione, distribuzione e inoculazione dei vaccini anche nei Paesi in via di sviluppo. Dei 7,5 miliardi di dollari stanziati, l'importo più imponente arriverà dagli Stati Uniti per un totale di 4 miliardi, l'Ue ha raddoppiato il suo contributo per 1 miliardo di euro e la Germania stanzierà ulteriori 1,5 miliardi. Anche l'Italia sta lavorando a un nuovo contributo da destinare all'Act-A.

Solo davanti a uno schermo, Draghi saluta con una mano alzata e un sorriso libero dalla mascherina gli altri Sei, con cui in parte aveva già consuetudine di rapporti ai tempi della Bce, specialmente con la cancelliera Angela Merkel, mentre il canadese Justin Trudeau gli risponde col pollice alzato. E nel suo primo intervento da premier nel consesso dei Grandi, Draghi sottolinea il valore della salute come bene pubblico globale, che deve essere regolato da norme condivise e principi trasparenti: una priorità nell'agenda del G20 a guida italiana, che ha già in programma il Global Health Summit il 21 maggio a Roma, e che ora guarda con interesse alla proposta del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di istituire una 'Task Force di emergenza G20' che sviluppi un piano vaccinale globale.

Oltre ai nuovi fondi per il meccanismo Covax, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha annunciato altri 100 milioni di euro in aiuti umanitari per la campagna di vaccinazione in Africa, mentre il presidente francese Emmanuel Macron aveva anticipato in un'intervista la proposta di destinare ai Paesi in via di sviluppo il 3-5% delle scorte occidentali. Fare in fretta è l'imperativo, perché il virus va battuto sul tempo. Il capo dell'Eliseo ha quindi incalzato l'Europa e gli Stati Uniti a donare "il prima possibile" 13 milioni di dosi all'Africa affinché possa immunizzare, e mettere al sicuro, i suoi 6,5 milioni di operatori sanitari.

"L'era dell'America First è finita. L'America è tornata e l'alleanza transatlantica è tornata", è il messaggio che Joe Biden ha consegnato nelle mani dei leader del G7. La Russia di Putin "è una minaccia per le nostre democrazie", ha detto il presidente americano intervenendo alla Conferenza di Monaco, mettendo in guardia sul rischio del ritorno a una Guerra Fredda. "Bisogna respingere gli abusi economici della Cina", ha aggiunto, avvertendo che gli Usa e l'Europa devono prepararsi ad una competizione "dura" di lungo periodo con Pechino.

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