"Controcorrente" analizza come i media di Mosca hanno mostrato l'arrivo del presidente Usa a Kiev
La visita a sorpresa del presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Kiev a un anno dall'inizio della guerra in Ucraina ha indispettito Vladimir Putin. Anche la televisione di Mosca, nel raccontare l'arrivo di Biden, ha attaccato duramente le posizioni dell'Occidente in merito al conflitto: "Hanno capito che con la sola Ucraina non può far capitolare la Russia, per questo hanno puntato armi verso la Polonia che è una russofoba", è stato il commento di Vladimir Solovyov, uno dei giornalisti più vicini a Putin.
"Farsa totale" - Per Andrej Sidorov, presidente della facoltà degli Studi internazionali dell'Università di Mosca: "Gli Stati Uniti vogliono convincere Kiev a farsi massacrare in guerra". E ancora: "Loro hanno una mentalità guerresca che non corrisponde alla nostra - ha aggiunto -, la visita di Biden significa che loro hanno altri piani". Durante la trasmissione condotta da Solovyov si è parlato anche di una "vera e propria sceneggiata": alcuni degli opinionisti in studio, infatti, hanno definito le immagini dell'arrivo del presidente Usa come "una vera sceneggiata" in cui avrebbero attivato di proposito le sirene antiaeree per dimostrare di essere in pericolo.
Olocausto e armi atomiche - Il politologo Vadim Gigin, parla anche di olocausto: "Durante la sua visita a Kiev, Biden ha pronunciato parole che avrebbe potuto dire ottanta anni fa. Vuole una guerra totale, stiamo rivedendo gli stessi orrori che hanno preceduto l'olocausto". In tv si parla anche della potenza delle armi atomiche del Cremlino: "L'Occidente ha iniziato a innervosirsi perché sa bene di essere indietro rispetto a noi sull'atomico - è stato il commento di Andrej Kartapolov, deputato della Duma -, finalmente si sono resi conto che non stiamo scherzando. Il 91% delle nostre forze nucleari è completamente nuovo: nessuno possiede armi come le nostre, che non posso essere fermate".