Il presidente americano avverte Teheran: "Questo è il mio messaggio all'ayatollah". E sul Medio Oriente: "Israele ha diritto di difendersi, ma i coloni devono smettere di attaccare i palestinesi"
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Joe Biden ha avvertito l'Iran che, se continuerà ad attaccare truppe americane in Medio Oriente, gli Stati Uniti "reagiranno". "Questo è il mio avvertimento all'ayatollah", ha detto il presidente americano in una conferenza congiunta con il premier australiano Anthony Albanese. Per quanto riguarda Israele, l'inquilino della Casa Bianca ha riferito di non aver chiesto a Benjamin Netanyahu di ritardare l'invasione di Gaza.
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"La rabbia di Israele dopo gli atroci attentati è comprensibile, Israele ha il diritto e il dovere di difendersi e noi faremo in modo che abbia gli strumenti necessari", ha proseguito Biden. "È anche vero che Hamas non rappresenta il popolo palestinese" e, ha aggiunto, che gli attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania devono "fermarsi ora". Secondo il presidente, questi attacchi "gettano benzina sul fuoco" e che avvengono "nei luoghi in cui i palestinesi hanno diritto di stare".
Il presidente statunitense ha parlato anche del progetto di contro-globalizzazione messo in campo dalla Cina. "La Via della Seta si è rivelata inutile per i Paesi che vi hanno aderito", ha dichiarato sottolineando che gli Usa lavorano con il G7 per "fornire le infrastrutture alle nazioni con le quali Xi Jinping sta trattando".
Biden ha poi avvertito "direttamente" la Cina che l'alleanza tra Stati Uniti e Filippine è "di ferro". La dichirazione arriva dopo la collisione tra navi di Manila e Pechino nelle acque contese del Marr Cinese meridionale.
Joe Biden ha infine esortato il nuovo speaker della Camera Usa, Mike Johnson, a "muoversi rapidamente" sugli aiuti a Israele e Ucraina.