La politica premio Nobel per la pace era accusata di incitamento al dissenso contro i militari e violazione delle misure anti Covid
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Il Nobel per la pace e politica birmana Aung San Suu Kyi è stata condannata da un tribunale del Myanmar a 2 anni di prigione (inizialmente erano quattro) per le accuse di incitamento al dissenso contro i militari e violazione delle misure anti Covid. Lo ha annunciato un portavoce della giunta militare.
L'ex consigliera di Stato è stata deposta il 3 febbraio con un golpe che ha portato al suo arresto. Un colpo di Stato che ha scatenato violente proteste represse in maniera dura dalla giunta militare. Nei mesi seguenti la San Suu Kyi è stata incriminata per diversi reati tra cui violazione della legge sui segreti ufficiali, corruzione e brogli elettorali.