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Il governo della Birmania ha deciso di accogliere la prima famiglia di Rohingya, la minoranza musulmana protagonista di un esodo che, negli ultimi sette mesi, ha portato oltre 700mila persone a scappare in Bangladesh per sfuggire all'offensiva dei militari. La famiglia è tornata nello Stato del Rakhine. I profughi hanno ricevuto un documento di identità ma non la cittadinanza che la Birmania, paese a maggioranza buddista, rifiuta di concedere.