Si chiudono col patteggiamento le inchieste sui disastri in Indonesia ed Etiopia, costati la vita a 346 persone. La compagnia rischia l'esclusione da gare pubbliche. Ispezioni su 2.600 aerei 737 per le maschere per l'ossigeno
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In tutto sono quasi 700 milioni di dollari, di cui 243,6 milioni di multa e 455 milioni di investimenti in sicurezza. È quanto spenderà Boeing per la chiusura delle indagini del Dipartimento di Giustizia americano ed evitare il processo relativo a due sciagure con protagonista un 737 Max. Due incidenti di questo modello sono costati la vita a 346 persone. Le disgrazie sono avvenute nel 2018 in Indonesia e l'anno seguente in Etiopia. La compagnia deve però affrontare anche un'altra grana: le autorità Usa ordinano ispezioni sulle maschere per l'ossigeno su più di 2.600 aerei.
Secondo gli inquirenti, Boeing avrebbe ingannato le autorità di regolamentazione chiamate ad autorizzare questo tipo di aereo e i relativi requisiti per l’addestramento dei piloti. Inizialmente la compagnia sarebbe dovuta andare a processo per cospirazione mirata a frodare gli Stati Uniti. Ma Boeing ha scelto la strada del patteggiamento, dichiarandosi colpevole di aver ingannato la Federal Aviation Administration.
Il patteggiamento verrà depositato presso il tribunale in Texas entro il 19 luglio. Gli avvocati di alcuni parenti delle vittime hanno fatto sapere che chiederanno al giudice di respingere l’accordo. I familiari delle vittime si sono detti delusi dalla risoluzione: la loro richiesta era di sanzioni a Boeing per 25 miliardi di dollari. In entrambi gli incidenti ci sono state vittime italiane: una nel disastro aereo in Indonesia e otto in Etiopia. Tra queste anche l'archeologo e assessore della Regione Sicilia Sebastiano Tusa.
Questa soluzione potrebbe escludere Boeing dalle future gare per gli appalti della Difesa statunitense. Si tratta di un bando molto pesante: il mercato, solo nel 2023, ha fruttato alla compagnia oltre 22 miliardi di dollari. Inoltre, un funzionario del Dipartimento della Giustizia ha precisato che l'accordo non conferisce a Boeing l'immunità per gli altri incidenti già sotto inchiesta. Il più recente, risale a gennaio, quando un jet Max dell’Alaska Airlines ha subito in volo il distaccamento di un pannello, fissato alla fusoliera senza i quattro bulloni necessari per tenerlo in posizione. L’aeromobile era stato costretto a effettuare un atterraggio d'emergenza a Portland, ma l'incidente fortunatamente non aveva causato vittime.
Le ispezioni sulle maschere per l'ossigeno sono state chiese dalla Federal Aviation Administration, sulla scia di timori che i dispositivi potrebbero non funzionare in caso di emergenza. Nel caso venissero riscontrate criticità, "le eventuali azioni correttive andranno prese in 120-150 giorni", hanno precisato le autorità americane.