Donne e bambini sequestrati il 6 gennaio a Katarko sono ora liberi. Decine di morti negli scontri fra gli estremisti e i militari
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Il gruppo islamista Boko Haram ha rilasciato 192 tra donne e bambini rapiti il 6 gennaio a Katarko, nello stato di Yobe, in Nigeria. Si tratta degli ostaggi rapiti venti giorni fa. L'esercito nigeriano ha inoltre respinto l'attacco dei miliziani estremisti nella città di Maiduguri, dove si contano "decine di morti". Si combatte anche a Konduga, a 35 km da maiduguri.
Attacco aereo dopo assalto Maiduguri - L'esercito nigeriano ha dunque risposto con la forza all'assalto sferrato da Boko Haram alla città chiave di Maiduguri, nel Nordest del Paese. Le forze armate di Abuja hanno lanciato un attacco aereo che, come riporta la Bbc, ha scatenato aspri combattimenti. Nell'assalto di sabato a Kambari, a 5 chilometri da Maiduguri, i miliziani hanno ucciso 15 persone e dato alle fiamme l'intero villaggio. L'esercito ha bloccato le strade che portano alla città, dove vivono oltre un milione di persone.
Quando è stata data la notizia della liberazione degli ostaggi da parte dei terroristi, inizialmente si era pensato che si trattasse delle liceali sequestrate lo scorso anno, per le quali era stata organizzata la mobilitazione globale #BringBackOurGirls; successivamente le autorità hanno invece appurato che si tratta degli ostaggi rapiti poche settimane fa.
Strage anche in Stato Adamawa - Sanguinosi attacchi sono stati compiuti dai fondamentalisti islamici di Boko Haram anche nello Stato nigeriano di Adamawa, sempre nel Nordest, al confine con il Camerun. Sopravvissuti hanno riferito che i fanatici sono arrivati all'alba e hanno incendiato e raso al suolo interi villaggi, "sgozzando come agnelli" donne e bambini. Altri sono stati portati via con la forza. Le località più colpite nell'Adamawa sono Michika e alcuni villaggi tra cui Garta, Mbororo, Shadu, Liddle, Kamala e Ghumci.