"É bello tornare studente e non vedo l'ora di essere fisicamente in classe" le parole condivise sui social da Patrick che spera di tornare definitivamente in libertà dopo l'udienza del primo febbraio in Egitto
© Ansa
Dall'Egitto, dove sta aspettando la prossima udienza sul suo caso del primo febbraio, Patrick Zaki è "tornato" all’Università di Bologna. A distanza, il ricercatore ha dato l'ultimo esame della sua prima sessione del master, che avrebbe dovuto sostenere a febbraio 2020 al rientro a Bologna dalla sua breve vacanza in famiglia in patria. Rientro mai avvenuto perché Zaki fu arrestato e posto in cella per oltre 22 mesi prima di essere scarcerato a dicembre.
Sin dal giorno della scarcerazione concessa in via temporanea dai giudici egiziani, Patrick aveva espresso la sua volontà di ritornare a Bologna dove lo attendevano i suoi colleghi e professori dell'Università. Una prima soddisfazione è arrivata: 30 e lode nella materia "Movimenti donne nella storia moderna italiana". Un esame che avrebbe dovuto sostenere già nel febbraio del 2020 se non fosse stato incarcerato nel suo Paese d'origine.
Tanta la soddisfazione, via social lo studente egiziono iscritto al Master in Studi di genere ringrazia i suoi professori: Rita Monticelli, Maria Pia Casalena e Francesco Cattani. "Questo giorno ha un significato enorme per me, un ricordo di quello che avevamo una volta e del tempo che sognavamo. Brindo a quelli che abbiamo perso e a quelli che ancora combattono" - il messaggio accorato del giovane.