Il gruppo di lavoro valuterà l'intero processo elettorale, in agenda incontri con autorità, funzionari e rappresentanti per supervisionare il ritorno alle urne. La partita tra Lula e Bolsonaro rimane aperta
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Gli osservatori elettorali dell'Organizzazione degli Stati Uniti (Osa) seguiranno il ballottaggio presidenziale in Brasile, in programma domenica 30 ottobre. Il gruppo di lavoro valuterà l'intero processo elettorale, al primo turno di elezioni del 2 ottobre, infatti, l'ex presidente Lula ha ottenuto il 48,43% dei consensi, quota non sufficiente a evitare il ritorno alle urne. La partita tra lui e Bolsonaro è ancora aperta, sotto l'occhio vigile dell’Organizzazione internazionale.
Il ballottaggio - La missione degli osservatori elettorali dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa) sarà quella di supervisionare il voto nel Distretto federale di Brasilia. Per il gruppo di lavoro sono in agenda incontri con autorità elettorali, funzionari di governo, partiti politici, rappresentanti della società civile e altri attori che possano aiutare a vigilare sull’intero processo elettorale. Nel Paese è arrivato anche il capo dell’operazione, l'ex ministro degli Esteri del Paraguay, Ruben Ramirez Lecano. Al termine della missione, la sesta che l'Osa invia nel Paese, verrà redatto un rapporto preliminare con note e raccomandazioni utili a contribuire al miglioramento delle elezioni. La commissione, composta da 56 osservatori e specialisti di 17 nazionalità, sarà presente in altri 15 Stati, tra cui Francia, Stati Uniti e Portogallo.
Lo scontro Lula-Bolsonaro - Sebbene Lula abbia ottenuto il 48,43% dei consensi, numero di voti maggiore di sempre per un candidato presidenziale al primo turno, non è stato sufficiente a evitare il ballottaggio, definito dall’ex presidente come una semplice "proroga" alla vittoria finale. Al termine degli scrutini Bolsonaro, che ha strappato il 43,2% di consensi, aveva invece sostenuto che "lavorerà per cambiare il voto della gente". Durante un confronto televisivo i due aspiranti alla presidenza si sono scambiati parole forti, Lula ha definito Bolsonaro il "re della stupidità" e un "piccolo dittatore" e ha fortemente criticato il presidente uscente per la gestione della pandemia: "Hai screditato i vaccini, hai deriso le persone morte per mancanza di ossigeno. Nessuno al mondo ha preso come te sotto gamba la pandemia e la morte". E in cambio è stato definito una "vergogna nazionale" da Bolsonaro.
Clima teso - In questo clima teso e nel periodo politicamente delicato per il Brasile, si inserisce l'arresto di Robrto Jefferson, politico di estrema destra e alleato di Bolsonaro. Domenica 23 ottobre alcuni agenti della polizia federale si erano recati a casa sua, dove l'uomo si trovava agli arresti domiciliari, per riportarlo in carcere. Jefferson ha sparato loro con un fucile, lanciandogli poi addosso delle granate, solo dopo aver ferito due agenti si è arreso. Jefferson era stato arrestato nell’agosto 2021 per aver minacciato i giudici della Corte Suprema brasiliana. Bolsonaro si è affrettato a condannare le azioni del suo alleato e ha cercato di prenderne le distanze, sostenendo che non esistano foto che li ritraggono insieme. Poco dopo, però, i suoi oppositori ne hanno postate diverse sui social network.
Cosa è un osservatorio internazionale - Il compito di un osservatore elettorale è quello di monitorare le elezioni, accertandosi della regolarità dello svolgimento del processo elettorale. Tra i compiti che è chiamato a svolgere: controllare che la campagna sia stata equa, che non ci siano discriminazioni per l’accesso al voto, che non ci siano state intimidazioni nei confronti degli elettori e che scrutinio e conteggio dei voti si svolgano senza imbrogli. In Europa c'è un tacito accordo per cui le missioni di osservazione elettorale sono sempre presiedute dall’OSCE, a cui si affiancano anche altri osservatori inviati dall’Unione Europea, dal Consiglio d’Europa e dalla NATO. All’inizio delle elezioni presidenziali brasiliane, il presidente uscente Jair Bolsonaro non ha non ha invitato osservatori elettorali dall’Unione Europea ma una piccola delegazione dell’OSA, un'organizzazione internazionale che si occupa della soluzione dei problemi politici e di mantenere pace, democrazia e migliorare le condizioni sociali ed economiche.