Il presidente Temer: "E' un giorno triste per tutti i brasiliani, duecento anni di lavoro andati perduti"
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Un grande incendio ha devastato il Museo Nazionale di Rio de Janeiro. Fondato circa 200 anni fa, il museo ospita reperti provenienti dall'Egitto, opere di arte greco-romana e alcuni dei primi fossili trovati in Brasile. Nessuno è rimasto ferito nel rogo. Le fiamme, domate dopo diverse ore, sono divampate mentreil museo era chiuso e hanno rischiarato la notte di Rio. Ancora non sono chiare le cause del rogo.
Il presidente Michel Temer ha dichiarato che è "un giorno triste per tutti i brasiliani". "Duecento anni di lavoro, ricerca e conoscenza - ha detto - sono andati perduti". Secondo il sito web del museo, migliaia di oggetti relativi alla storia del Brasile e di altri Paesi appartengono alla Università Federale di Rio de Janeiro e molte delle collezioni esposte erano appartenute a membri della famiglia reale.
Potrebbe essere andato perso lo scheletro di Luzia - Il tesoro più importante ospitato dal Mueso Nazionale in fiamme è lo scheletro più antico trovato in America latina, risalente a circa 12.000 anni fa, di una donna ribattezzata "Luzia". Rinvenuti nel 1974 a Lagoa Santa, nello Stato di Minas Gerais, i resti ossei appartengono ad una donna morta all'età di 20-25 anni, e che fu una delle prime abitanti del Brasile.
In vetrine del Museo erano esposti il cranio di "Luzia" e una ricostituzione del suo volto che rivelava tratti somatici simii ai negri africani e agli aborigeni australiani. A suo tempo la scoperta dello scheletro di "Luzia" spinse gli studiosi a correggere le principali teorie sul popolamento delle Americhe e a porre il reperto fra i "maggiori tesori archeologici" brasiliani.