Brasile, i camion pro Bolsonaro bloccano il Paese
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A quasi 48 ore dal risultato del ballottaggio, Jair Bolsonaro non ha ancora formalmente riconosciuto la sconfitta
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In Brasile cresce il caos dopo l'elezione a presidente di Luiz Inacio Lula da Silva. I bolsonaristi, oltre ai blocchi stradali in corso in almeno 20 Stati, stanno organizzando sit-in davanti alle caserme per chiedere l'"intervento federale". La convocazione, fatta attraverso gruppi WhatsApp, mirerebbe a dare tempo al presidente uscente, Jair Bolsonaro, di pronunciarsi ufficialmente sul risultato elettorale.
L'obiettivo finale dei dimostranti, secondo alcuni opinionisti, sarebbe quello di far invocare l'articolo 142 della Costituzione, che prevede l'intervento delle Forze armate per "ristabilire l'ordine tra i poteri".
Dal canto suo il presidente brasiliano uscente, Jair Bolsonaro, ha convocato una riunione di emergenza con il ministro della Difesa, il generale Paulo Sergio Oliveira, e altri ministri per discutere della crisi dei blocchi stradali messi in atto in vari Stati del Paese da suoi sostenitori, rende noto il portale di notizie Uol. La segreteria alla Comunicazione della Presidenza ha riferito che per il momento Bolsonaro non dovrebbe pronunciarsi sulla vittoria elettorale di Luiz Inacio Lula da Silva. A quasi 48 ore dal risultato del ballottaggio, il leader di destra non ha ancora formalmente riconosciuto la sconfitta.
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Nel frattempo la Corte suprema del Brasile ha ordinato alla polizia di rimuovere decine di posti di blocco eretti dai sostenitori del leader di destra per protestare contro la sua sconfitta alle elezioni presidenziali tenute domenica. Secondo quanto riferito dalla stampa brasiliana migliaia di camionisti pro Bolsonaro hanno bloccato le autostrade in tutto il Brasile, per protestare contro la vittoria di Luiz Inacio Lula da Silva. La disposizione del tribunale arriva dopo che i supermercati brasiliani hanno iniziato a segnalare problemi di approvvigionamento.
Partito Lula accusa Bolsonaro: tiene il Paese sotto ricatto - Non riconoscendo la vittoria elettorale di Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente uscente Jair Bolsonaro sta cercando di tenere sotto "ricatto" il Paese e ostacolare la transizione al nuovo governo. Lo ha detto oggi all'Ansa il segretario generale del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra), deputato Paulo Teixeira. "Non possiamo dipendere da quando Bolsonaro vorrà parlare, lui lo vorrebbe per ricattarci. Può decidere di parlare oppure no, lo faccia quando vuole. Noi stiamo affrontando la situazione con tranquillità", ha dichiarato Teixeira, secondo cui l'atteggiamento del leader di destra conferma la sua "mancanza" di rispetto per le "istituzioni democratiche".
"Il Paese deve continuare a funzionare, la magistratura deve funzionare, il potere legislativo deve funzionare, il pubblico ministero deve funzionare, la normalità deve essere garantita", ha aggiunto il dirigente politico, per il quale Lula sarebbe "preoccupato" dal fatto che Bolsonaro possa rifiutarsi di fornire informazioni sulla macchina statale ai futuri ministri. Se lo farà, ha assicurato Teixeira, il Pt "adotterà le misure" necessarie affinché "la legge sia rispettata" e il governo uscente faciliti il lavoro del governo entrante.