L'ex presidente brasiliano si scusa anche "con il popolo italiano" per la mancata estradizione dell'ex terrorista: "Credevo non fosse colpevole"
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L'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha chiesto scusa "al compagno Giorgio Napolitano" e al popolo italiano per non aver estradato l'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo Cesare Battisti, consegnato all'Italia da Jair Bolsonaro. "Credevo che non fosse colpevole, ma dopo la sua confessione posso solo scusarmi. Mi sono sbagliato", ha affermato Lula.
"Ho moltissimi amici nella politica italiana, nei sindacati, nella chiesa. Sono amico del presidente Enrico Letta, conosco Prodi", ha dichiarato ancora Lula.
"Ho preso la decisione di tenere Battisti in Brasile sulla base di un orientamento che ho avuto dal ministero della Giustizia. Pensavo fosse la decisione corretta", ha ribadito l'ex presidente brasiliano.