PAURA FINITA

Brasile, uomo si barrica con ostaggio ed esplosivo: "Dovete estradare Cesare Battisti"

Un giovane politico locale si arrende dopo alcune ore di assedio. Voleva far saltare in aria un ostaggio

30 Set 2014 - 08:46
 © -afp

© -afp

E' finito dopo sette ore di negoziati il sequestro avvenuto nell'Hotel "Saint Peter" nel centro di Brasilia. A finire in manette è stato un giovane politico brasiliano dello stato di Tocantins il quale aveva preso in ostaggio un dipendente della struttura e minacciava di ucciderlo con l'esplosivo se il governo di Dilma Rousseff non avesse estradato Cesare Battisti. Il sequestratore si è arreso alla polizia.

Brasile, uomo si barrica con ostaggio ed esplosivo: "Dovete estradare Cesare Battisti"

1 di 27
© -afp
© -afp
© -afp

© -afp

© -afp

L'ostaggio era stato costretto ad indossare un gilet esplosivo. Il suo sequestratore chiedeva l'estradizione in Italia dell'ex terrorista rosso Cesare Battisti, condannato all'ergastolo per quattro omicidi compiuti durante gli anni di piombo: Jac Sousa Dos Santos, 30 anni, proprietario di una fazenda ed ex assessore all'Agricoltura del Partito progressista (Pp) al comune di Combinado, nello stato del nordest di Tocantins, ha chiesto come condizione per arrendersi e liberare l'ostaggio una bandiera brasiliana. Voleva uscire davanti alle decine di cameraman e fotografi accorsi attorno all'hotel avvolto nella bandiera, come un calciatore o un atleta dopo una importante vittoria.

Gli agenti gli hanno fatto avere la bandiera ma lo hanno immobilizzato appena liberato l'ostaggio. Subito dopo hanno scoperto che la pistola e la dinamite erano finti. Un portavoce della polizia ha detto che al momento sono ancora ignoti i motivi del sequestro ma non escludono che l'uomo soffra di problemi psichici. Souza si era barricato alle 9 de mattino in una stanza al 13esimo piano del lussuoso albergo e si è affacciato più volte al balcone per mostrare l'ostaggio, che aveva ammanettato, alle telecamere e ai fotografi. Oltre all'estradizione di Battisti, il sequestratore chiedeva le dimissioni della presidente brasiliana Dilma Rousseff e l'introduzione di una legge che impedisca ai condannati di candidarsi alle elezioni.

Un portavoce della polizia civile ha rivelato che, prima del clamoroso gesto, Souza aveva inviato tre lettere di addio ai familiari. L'ostaggio, Jose Ailton de Souza, 49 anni, ha detto che il sequestratore si è arreso perche' temeva di essere ucciso dai tiratori scelti della polizia piazzatisi attorno all'albergo.Dirceu era uno dei più stretti collaboratori dell'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, che negò l'estradizione di Battisti in Italia come ultimo atto del suo secondo mandato presidenziale, il 31 dicembre 2010. La coincidenza e la richiesta di estradizione in Italia di Battisti avevano fatto supporre un collegamento.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri