Brasile, Bolsonaro inasprisce le pene per chi maltratta gli animali: la legge la firma...un cane
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La proposta dei sostenitori del candidato di sinistra Lula, dopo l'omicidio di un loro supporter da parte di un simpatizzante del presidente uscente Bolsonaro
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A meno di tre mesi alle elezioni presidenziali in Brasile, il clima nel Paese si fa sempre più teso. Lo confermano le ultime richieste avanzate dai partiti dell'opposizione al neo presidente del Tribunale superiore elettorale (Tse), Alexandre de Moraes. Le liste che sostengono l'ex presidente di sinistra, Luiz Inacio Lula da Silvia, dopo l'omicidio di un suo sostenitore per mano di un simpatizzante del partito del presidente uscente Bolsonaro, hanno chiesto che nei giorni di elezioni - 2 e 30 ottobre 2022 - vengano vietate le armi.
Il precedente - Mentre il presidente uscente, Jair Bolsonaro, è appena riuscito a far approvare in Congresso il "pacchetto bontà", riforma che autorizza il governo a erogare circa otto miliardi di dollari a sostegno delle famiglie più umili, è ancora forte lo shock per l'omicidio di un militante del Partito dei lavoratori per mano di un simpatizzante della fazione opposta, quella di destra guidata da Bolsonaro, candidato per il secondo mandato.
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L'invito di Lula: vincere le elezioni in pace - Mentre i suoi sostenitori hanno chiesto espressamente che venga introdotto il divieto di uso delle armi in occasione del 2 ottobre, giorno della votazione, e il 30 ottobre, quando si terrà l'eventuale ballottaggio, Lula ha comunque intanto invitato a non rispondere a eventuali provocazioni dei seguaci di Bolsonaro.
"Non accettate nessuna provocazione. Se venite sfidati per strada, non accettate, non rispondete: vinceremo le elezioni in pace", ha detto da Brasilia l'ex sindacalista, in vantaggio sul rivale nei principali sondaggi sulle intenzioni di voto.