Con la discussione sulle conseguenze del referendum sulla Brexit si sono conclusi i lavori del Consiglio Europeo. Ora si prosegue a 27, senza il premier britannico
"La Gran Bretagna lascerà l'Ue e non tornerà indietro". Così il premier britannico David Cameron al termine del suo ultimo summit europeo. "Siamo un paese democratico, la gente ha deciso e ora dobbiamo accettare la loro decisione - ha aggiunto. Il primo ministro dimissionario ha poi spiegato che "spetterà al prossimo premier attivare l'articolo 50 e nonostante tutto il dramma che c'è stato attorno non era questo l'umore nella sala del vertice".
Mercoledì la riunione, che si è chiusa con la discussione sulle conseguenze del referendum sulla Brexit, proseguirà a 27, cioé senza il premier britannico David Cameron. "Questo sarà il mio ultimo vertice Ue dopo sei anni a cui ho partecipato a riunioni spesso lunghe ma dove ho trovato molto rassicurante poter trovare una soluzione alle nostre differenze nel dialogo - ha detto il premier britannico -. E' ora tempo di passare la mano a un altro premier", ha aggiunto.
Juncker accelera, la Merkel frena - "Spero che il prossimo governo britannico proceda alla notifica dei risultati del referendum e il ricorso all'articolo 50 quanto prima. La procedura va accelerata, non abbiamo mesi per aspettare". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker al termine del vertice Ue. "Non capisco quelli che hanno votato per uscita dall'Ue - ha poi aggiunto - e ora chiedono tempo". "Cameron ci ha detto che vuole lasciare (il compito di invocare l'articolo 50, ndr) al prossimo premier, perché ovviamente ha un largo impatto sulle relazioni future. Ma finché l'articolo non sara' invocato, non ci saranno discussioni né formali né informali" ha detto la cancelliera Angela Merkel al termine del vertice Ue. La Merkel ha precisato che mercoledì i 27 leader riuniti nel Consiglio informale discuteranno delle conseguenze del referendum.