Il ministro della Giustizia, Michael Gove, è d'accordo con la rivale Theresa May anche sul no a elezioni anticipate in Gran Bretagna: "Si voterà nel 2020"
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Michael Gove, ministro della Giustizia, candidato euroscettico alla guida dei Tory e del governo britannico è d'accordo con la rivale Theresa May nel non prevedere di attivare nei prossimi mesi l'articolo 50 del Trattato di Lisbona per il divorzio formale dall'Ue dopo la Brexit. Se ne parlerà nel 2017. Intanto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker avverte: "La Gran Bretagna chiarisca le sue intenzioni, basta incertezza".
Gove è d'accordo con May anche sul no alle elezioni anticipate in Gran Bretagna: si voterà nel 2020, ha detto. La proposta è stata avanzata "per dare tempo a chi succederà a David Cameron di attuare un programma di governo aggiornato secondo le indicazioni emerse dal referendum".
Juncker: "Gb chiarisca intenzioni, stop incertezza" - "Sulla cosiddetta Brexit, vogliamo essere chiari: non ci saranno negoziati prima della notifica ed invitiamo le autorità britanniche a rendere chiare le loro intenzioni", ha ribadito Juncker. "Non abbiamo tempo da perdere. Non possiamo aggiungere incertezza ad incertezza. Vorremmo sapere dove ci stiamo dirigendo", ha aggiunto.