Il premier britannico insiste sulle proprie priorità: mercato libero, immigrazione e Corti europee
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Poche ore dopo l'approvazione all'unanimità, da parte della Ue, delle linee guida per la trattativa sull'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, il premier britannico, Theresa May, ha respinto alcune delle principali richieste Ue sulla Brexit, definendole solo posizioni negoziali dei 27. La May ha ribadito le sue priorità: libero mercato senza dazi, fine della giurisdizione delle Corti europee, fine della libera circolazione dei migranti.
"Anzitutto - ha spiegato la May a un quotidiano conservatore - vorrei insistere sul fatto che non abbiamo un accordo sulla Brexit da Bruxelles. Abbiamo le loro linee guida negoziali, abbiamo le nostre linee guida negoziali attraverso la lettera ex articolo 50, e il discorso alla Lancaster House da me pronunciato sull'argomento a gennaio", con la volontà di controllare l'immigrazione e porre un termine alla giurisdizione delle Corti Ue.
"E' importante che intorno al tavolo si sieda un forte premier del Regno Unito - ha proseguito - con un forte mandato da parte del popolo del Regno Unito, un fatto che rafforzerà la nostra posizione negoziale per garantire che otterremo il migliore accordo possibile".
E in un'intervista alla Bbc la May ha aggiunto che c'è la "volontà" da parte di Londra e Bruxelles di assicurare i diritti dei cittadini Ue nel Regno Unito e un accordo può essere raggiunto in tempi rapidi già all'inizio dei negoziati sulla Brexit. Il premier britannico ha quindi ribadito che "questo deve comunque avvenire in base ad un principio di reciprocità che preveda le stesse garanzie per i britannici che si sono trasferiti nei Paesi dell'Unione".