Il 67,2% si espresse a favore della permanenza in Europa contro il 32,8% che si pronunciò per l'uscita dall'organismo
Il Regno Unito aveva aderito nel 1973 alla Cee, Comunità economica europea, ma solo due anni più tardi gli inglesi furono chiamati a pronunciarsi per approvare o bloccare tale adesione. Il 5 giugno 1975 il popolo britannico andò alle urne e il 67,2% dei votanti si espresse a favore della permanenza in Europa contro il 32,8% che si pronunciò per l'uscita dall'organismo; l'affluenza fu del 64,5%. A 41 anni di distanza si ripete la stessa consultazione popolare.
Tutto era iniziato con la firma del Trattato di adesione il 22 gennaio 1972 insieme a Danimarca, Irlanda e Norvegia. Il Trattato di adesione fu ratificato dal Parlamento britannico il 16 ottobre 1972 e promulgato dalla Regina l'indomani. Il Regno Unito è così diventato membro della Comunità europea il 1º gennaio 1973.
Nel referendum del 1975, il quesito proposto agli inglesi era così formulato: “Do you think that the United Kingdom should stay in the European Community (the Common Market)?”, cioè "Pensi che il Regno Unito dovrebbe restare nella Comunità europea (Mercato comune)?"
A favore del sì si schierarono gran parte del partito laburista allora al governo con Harold Wilson, la maggioranza dei conservatori della neo leader Margaret Thatcher, del Partito Liberale, il Partito Socialdemocratico e Laburista, l'Alleanza per l'Irlanda del Nord ed il Partito Progressista Unionista Vanguard, mentre per il no presero posizione la sinistra del Partito Laburista, una minoranza dei Conservatori, il Partito Unionista dell'Ulster, il Partito Comunista della Gran Bretagna, il Fronte Nazionale ed il Partito Nazionale Scozzese.