Aggressione con coltello a Bruxelles, ucciso un poliziotto
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Ferito anche un altro agente. L'aggressore, che figura nella lista di "potenziali estremisti violenti", si era presentato in commissariato per confessare le sue intenzioni
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A Bruxelles un poliziotto è stato ucciso a coltellate nel quartiere di Schaerbeek, un suo collega è stato ferito. L'omicida avrebbe gridato "Allah Akbar" ("Dio è grande") prima di colpire. La procura anti-terrorismo guida le indagini. L'aggressore sarebbe il 31enne Y.M, che risulta inserito nella banca dati monitorata dall'Organismo di Coordinamento per l'Analisi delle Minacce nella categoria di "potenziali estremisti violenti".
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L'aggressione ha riguardato due poliziotti ed è avvenuto poco dopo le 19 di giovedì a Rue d'Aerschot, nei pressi della Gare du Nord, una delle principali stazioni ferroviarie della capitale belga. La zona è stata più volte teatro di episodi violenti nonostante i tentativi della municipalità di riqualificare l'area: non lontano, infatti, si trova il cosiddetto World Trade Center di Bruxelles, il distretto finanziario della capitale. L'uomo è stato neutralizzato da un terzo agente intervenuto sul posto.
La polizia ha riferito che "una delle nostre pattuglie è stata attaccata da un uomo armato di coltello. I due agenti di polizia hanno quindi chiamato i rinforzi. Un agente di un'altra pattuglia ha usato la sua arma da fuoco per neutralizzare l'aggressore".
I due poliziotti e l'aggressore sono stati trasportati in ospedale, dove uno dei due agenti è deceduto. La portavoce della procura di Bruxelles ha spiegato che le indagini sono ancora in corso, ma sembra che - proprio la mattina stessa - l'aggressore avesse confessato in un commissariato la sua intenzione di compiere l'attacco.
La presidente del Parlamento europeo, Roberta Mestola, si è detta "scioccata per l'omicidio di un agente di polizia di Bruxelles". In un tweet la Metsola ha ricordato che la "polizia belga ha lavorato così a stretto contatto con il Parlamento europeo nel corso degli anni che queste vicende ci tocca da vicino. Tutti i nostri pensieri sono con loro, i loro cari e tutti in Belgio". "I nostri agenti di polizia rischiano la vita ogni giorno per garantire la sicurezza dei nostri cittadini. Il dramma di oggi lo dimostra ancora una volta", ha affermato il premier Alexander De Croo.
La città che ospita la Nato e le principali istituzioni europee non è nuova a episodi legati al terrorismo. Salah Abdeslam, uno dei membri del commando dell'Isis dell'attentato del Bataclan a Parigi, è nato a Bruxelles e, il 18 marzo del 2016 - quattro mesi dopo la tragedia della capitale francese - fu arrestato nel quartiere di Molenbeek. Quattro giorni dopo Bruxelles fu funestata da un triplice attacco, rivendicato dallo Stato islamico: due all'aeroporto di Zaventem, uno presso la stazione della metropolitana di Maalbeek. I morti furono 35, inclusi i 3 attentatori kamikaze.